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LETTERE ALLA RIVISTA | 2001

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LETTERE ALLA RIVISTA

2001

LETTERA N. 22/2001  1 | 2 | 3

(Continua da pagina 1)

che sembra restituiscano la stessa cantilena con qualsiasi genere musicale? Tanti, troppi... Appiattendo tutto, il suono sarà sempre bello, nessuna (o pochissima) differenza vi sarà tra ottime e pessime registrazioni. Ovviamente, tutto ciò è scambiato per un suono di qualità, oppure soddisfacente per chi ne fruisce (quello che conta è la soddisfazione.. dicono certuni), ma solo dagli inesperti o mangiatori del "fumo" delle riviste classiche, da coloro che non hanno mai ascoltato il suono privo di molte forme di distorsione.

Ciò che affermo, ovviamente sarà contraddetto da molti sostenitori della tesi contraria. Mi è capitato diverse volte di essere rimproverato da qualche lettore. La motivazione era che dopo la visita del lettore presso una decina di negozi hifi, tutti i negozianti all'unanimità erano concordi nel fatto che io e HI-FIGUIDE, non sappiamo nulla di vera hifi e che i prodotti che consigliamo sono tra i peggiori possibili. Avete mai conosciuto un negoziante parlare male di un suo prodotto in vendita? Sapete cosa consigliavano i negozianti al nostro incauto lettore? Tutti i prodotti pubblicizzati puntualmente ogni mese, in tutte le riviste italiane..... Per questo, diffusori importanti come gli Infinity K 100, improvvisamente divenivano prodotti di basso profilo commerciale. Per converso diffusori di basso livello progettuale, specie quelli progettati dai pubblicitari, sono divenuti i paladini dell'altissima qualità sonora e, soprattutto, testimoni di come ormai sia possibile ottenere le basse frequenze con woofer da 10, 11 e 13 centimetri. Ecco a che livello culturale siamo ormai decaduti.....

Dal ragionamento sinora fatto, è chiaro che il Thorens 166 parte bene nelle nostre preferenze. In particolare possiamo considerarlo un prodotto genuino, D.O.C. come si suol dire in questi casi. Di conseguenza per sostituirlo con altro giradischi di simile struttura costruttiva, occorre

sborsare non poco.

Delle modifiche ed accorgimenti possono essere apportate, in modo da ostacolare l'insorgere delle vibrazioni e risonanze.
Anzitutto, si potrebbe rimuovere il coperchio inferiore. Meglio se lo si sostituisce con qualcosa di più sostanzioso, che irrigidisca la struttura, soprattutto "sordo". In alternativa lo si lascia aperto. In questo caso occorre fare attenzione, specie se vi sono dei bambini, affinché nessuno abbia la possibilità di infilarvi sotto la mano: se vi è il trasformatore di alimentazione, il rischio di folgorazione è assicurato.

Tra gli accorgimenti utili, vi ricordo quello di tenere il coperchio abbassato durante l'ascolto, oppure se vi è la possibilità di rimuoverlo; quello di posizionare il giradischi su tre punti morbidi, in luogo dei piedini rigidi; eccetera. Riguardo la sostituzione dei cavi del braccio, si tratta di una operazione delicata, effettuabile solo da personale competente, che spesso sconsiglio. Sconsigliatissima è la sostituzione dei fili interni al braccio.

Qualora il braccio abbia il cavo fisso, non rimovibile alla sua base; una buona soluzione è quella di troncare l cavo originale in un determinato punto, inserendo dei connettori RCA femmina, magari da avvitare al telaio posteriore. In questo modo, avrete la possibilità di collegare cavi di interconnessione differenti e certamente migliori  dell'originale, solitamente un semplice coassiale. Attenzione però, che la modifica deve essere attuata in modo che il controtelaio flottante sia libero di oscillare.

Riguardo la sostituzione del braccio, potrebbe essere sostituito, ma con un modello non più costoso del giradischi. Io, se perfettamente funzionante, terrei l'originale.


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