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LETTERE ALLA RIVISTA | 2001

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LETTERE ALLA RIVISTA

2001

LETTERA N. 14/2001  1 | 2 | 3

(Continua da pagina 1)

differenza tra il loro impianto ed il mio! E non solo per quanto riguarda la banda audio dove, tutto sommato, è normale che un piccolo diffusore abbia limiti (poche basse frequenze).... Da violinisti hanno apprezzato senza problemi le differenze del suono dell'amato strumento riprodotto dal loro e dal mio impianto...
Quello che vorrei farti capire è che i tuoi diffusori, che non conosco, saranno pure degli ottimi diffusori da stand, ma sicuramente hanno tutti i limiti propri della categoria di appartenenza. Che cosa farebbe, quindi, Gian Luca Marchetti al tuo posto? Comincerebbe, senza fretta, ad ascoltare diffusori da pavimento, preferibilmente a tre vie, della fascia commerciale a partire, diciamo, dai due milioni la coppia, magari valutando anche il mercato dell'usato. Mi orienterei sulle marche segnalate nel nostro Standard Minimo.

Fidati del tuo orecchio, ma solo dopo aver selezionato a dovere gli ambienti di ascolto proposti e gli impianti utilizzati, elementi che influenzano notevolmente il risultato finale. Quando avrai individuato i diffusori che ti sembrano soddisfare le tue esigenze, chiedi di poterli ascoltare a casa. Solo così sarai in grado di trovare il miglior compromesso qualità/prezzo, o meglio, sarai in grado di decidere quale livello qualitativo vorrai raggiungere e quanto sarai disposto a spendere.

Il resto del tuo impianto non lo modificherei fino a che non avessi trovato i diffusori "giusti". Non cambierei il piatto, a meno che non avessi un ricco palco di LP di ottima qualità. Non cambierei la piastra, poiché ormai esistono sistemi di registrazione e riproduzione di qualità superiore. Non cambierei il lettore CD, poiché il tuo è un buon lettore di CD economico. Non cambierei l'integrato, che è di qualità buona.

In futuro, quando si sarà affermato il nuovo

standard audio (SACD, DVD audio etc.), comprerei una buona sorgente digitale, compatibile anche con il buon vecchio CD o, se i vantaggi qualitativi dovessero essere consistenti, una buona meccanica di lettura CD (vedi S/M) ed una nello standard nuovo (SACD, DVD audio..); a queste abbinerei un'unità di conversione adeguata. Solo a questo punto agirei sull'amplificazione: sul mercato dell'usato si possono trovare ottimi amplificatori al di sotto dei due milioni di lire.

Ricapitolando: diffusori subito, vendendo gli attuali, e sorgente + ampli con grande calma, diciamo entro i prossimi tre, quattro anni.Vedrai che tanti ne passeranno prima che abbiamo a disposizione ottime sorgenti a prezzi abbordabili e, soprattutto, una discografia che valga la pena dell'investimento. Così facendo, nel giro di qualche anno,
diluendo e ponderando la spesa, avrei sicuramente un impianto molto superiore all'attuale.

Comprati i diffusori, o nell'attesa, spendendo poche lire, migliorerei le prestazioni del mio lettore JVC posizionandolo su punti di gomma, appesantendo il coperchio ed il carrellino porta CD, posizionando un oggetto in grado di smorzare le vibrazioni del lamierino superiore e... cambiando il cavo di alimentazione e di segnale. Non ti aspettare miracoli, ma qualcosa di meglio sì!
Con dei buoni diffusori mi divertirei anche a costruire i cavi
HFG PF One, ottimi in mono ed in biwiring. Non esiterei a curare al massimo l'inserimento in ambiente e ascolterei tanta buona musica, ad un livello qualitativo di riproduzione notevole, senza preoccuparmi di altro, in attesa molto, mooolto tranquilla del salto qualitativo definitivo con sorgente ed ampli.

Cosa? Mi stai dicendo che sono andato fuori


(Continua a pagina 3)

 

 

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