HI-FIGUIDE | Guida italiana all'alta fedeltà esoterica ed hi-end internazionale | Rivista di approfondimento sui temi audio
E-Copmmerce | Acquista | E-Shopping Home Site Map | Web Edition Progetto Servizi Chi siamo Registrazione Newsletter | No Spam! Invia posta Tutto HFG!

LETTERE ALLA RIVISTA | 2000

Cerca

LETTERE ALLA RIVISTA

2000

LETTERA N. 5/2000  1 | 2

(Continua da pagina 1)

vivamente per i suoi complimenti e la sua attenzione alla nostra piccola rivista: HI-FIGUIDE.

Il Sig. Roberto chiede lumi sul suo operato e consigli sulle mosse future.
Cominciamo con il lettore cd.
Io propenderei per l'attesa. Attualmente sono in corso manovre "belliche" per l'affermazione dell'audio digitale ad alta risoluzione, ossia al DVD Audio ed al SACD (Super Audio CD). Sostituire adesso il lettore cd, se non vi è alcuna necessità contingente o se non si ha un parco cd enorme, tale da giustificare l'acquisto di un lettore a 16 bit da utilizzare esclusivamente per la lettura dei vecchi cd ed il nuovo ad alta risoluzione utilizzarlo con i futuri cd, non la vedo come operazione conveniente.

Propenderei invece per l'upgrade del lettore, ma non attuato nel modo da Lei suggerito, bensì dedicandosi alla lotta alle vibrazioni, alla realizzazione od acquisto di un buon cavo di collegamento ed alla modifica del cavo di alimentazione.
Innanzitutto, cercherei di posizionare il lettore su buoni supporti, allo scopo di evitare il ritorno delle onde sonore attraverso il suo piano di appoggio, secondo quando da noi espresso nella monografia "Le Vibrazioni".

Cercherei, inoltre, di appurare la qualità del coperchio del lettore. Spesso sono molto sottili, vibrano facilmente e fanno poco contro i campi elettromagnetici. Attuare una piombatura del coperchio o meglio un trattamento antirisonante tramite opportuno materiale, può essere più vantaggioso della semplice sostituzione di diodi e condensatori (
di cui tra l'altro sono contrario alla loro sostituzione in quanto il risultato finale spesso non coincide con le proprie aspettative).

Per quanto riguarda i suoi pre e finale, la mia

posizione è ben nota.
Non sono contrario agli integrati, specie se si tratta di contenere i costi. Spesso un buon integrato suona meglio di un circuito realizzato senza né capo, né coda. Sono contrario, invece, all'utilizzo di operazionali in apparecchi di costo elevato: denotano la loro classe commerciale. Chissà, quindi, se la sua accoppiata autocostruita in realtà non vada abbastanza bene. Dirlo così non è possibile.
Se proprio vuole verificare la qualità della sua opera o vuole sostituirla, cerchi un amplificatore integrato da non meno di 20 Watt per canale su 8 ohm. Io proverei un classico: il Musical Fidelity. Ma se ne avesse l'opportunità provi anche qualche altro apparecchio, come Copland o Rotel o Nad. Buoni amplificatori nell'intorno del milione di lire si trovano. Riguardo la potenza, 30 Watt sono più che abbondanti per un ambiente di 12 metri quadrati sonorizzato da una coppia di diffusori da 90 dB di sensibilità: non si faccia lusingare dalle "Sirene" dell'alta potenza.

Un indizio sulla qualità sonora?
Un buon amplificatore deve proiettare o restituire un suono totalmente svincolato dai diffusori. Ovviamente non potrà farlo da solo. Occorre un aiuto, ossia attuare tutte quelle operazione di messa a punto dell'impianto, tutte mosse giudicate dai più (sic!) come attuate da insani di mente. Perciò occhio ai cavi di collegamento e loro posizionamento e disporre tutto l'impianto su buoni supporti.

Infine, lasci perdere le opinioni di coloro che affermano che la spazialità si ottiene solo con il multicanale. Spesso si è di fronte a pessime realizzazioni….. Oltre a risparmi di gestione.

Francesco S. Piccione

 

All Rights Reserved ® Copyright © | Francesco Piccione | 1998/2013