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loro, la situazione verrebbe mitigata, ma persisterebbe l'elevata distanza tra le due polarità. Nel n. 16 di HI-FIGUIDE, il numero dedicato alla rete elettrica, troverete ampia risposta sull'argomento relativo al trasporto della tensione.
Tecnicamente, gli stessi eventi negativi si ritroverebbero nei cavi di potenza. Solo che stavolta si avrebbe una notevole incidenza sulle prestazioni sonore. Il cavo sarebbe realizzato mediante l'utilizzo di una coppia (sperimentati fino al quartetto…) di cavi coassiali, tenuti insieme strettamente da fascette. Ad ogni coassiale corrisponde una polarità. La configurazione possibile di collegamento, sarebbe quella di utilizzare i poli interni per le due polarità e la calza come schermo; sperimentai anche la configurazione con le calze come conduttore della stessa polarità del polo interno. Ad ogni modo, un siffatto cavo, genera attenuazioni marcate della gamma bassa; persino in gamma alta se nella calze scorresse una polarità opposta rispetto a quella del polo interno.
Se, in altra ipotesi, lasciassimo liberi i due cavi, ossia se non avessimo cura di bloccarli tra loro, la situazione peggiorerebbe. Tale fenomeno fu descritto anni fa (non senza pecche) in un articolo contenuto in un numero di Audio Review, indicato nella bibliografia che accompagna l'articolo "Dell'Enigma dei Cavi". Le rilevazioni strumentali, pur se insufficienti a spiegare il deterioramento (o miglioramento) delle prestazioni sonore di un cavo, rendono, però, l'idea dell'esistenza di problematiche difficili da rilevare strumentalmente, rilevate dal sottoscritto già qualche anno prima dell'uscita di quell'articolo.
Francesco S. Piccione
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