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GLI EDITORIALI | 2013

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2013

EDITORIALE N. 1/2013 > 1 | 2 | 3

(Continua da pagina 1)

cinquanta, gli consigliano di utilizzare una super miscela, in grado di incrementare notevolmente la potenza del uso motorino, ovviamente venduta da tutti e 5….

Il ragazzo svuota il serbatoio e lo riempie con la supermiscela. Il motorino fa molto fumo ed un rumore strano, ma raggiunge un numero di giri maggiore rispetto a prima.

All'imbocco del rettilineo il Cinquantino ha un deciso vantaggio rispetto all'Ottantino. In rettilineo la velocità del Cinquantino è persino maggiore, ma non appena imbocca la salita, gli si blocca la ruota: il motore ha fuso…
Il ragazzo dell'Ottantino si ferma e si toglie il casco: "Vuoi un passaggio?". E' un amico di sua sorella, per questo annuiva il saluto, sorridendo….".

A questo punto, sarete curiosi a cosa si riferisce questa metafora.
Le casse acustiche hanno un funzionamento identico a quello del motore a scoppio. Gli altoparlanti altro non sono che pistoni che si muovono all'interno del loro cilindro. E' possibile misurare la cilindrata di qualsiasi diffusore, semplicemente calcolando l'area della superficie degli altoparlanti, moltiplicandola per la massima escursione consentita da ciascuno. La somma dei risultati di ciascun altoparlante, da la cilindrata complessiva della cassa acustica. Il Cinquantino, quindi, è ad esempio assimilabile ad un
minidiffusore (la cilindrata è più bassa…), mentre l'Ottantino è assimilabile allo stesso minidiffusore nella versione con due woofers (spesso conosciuto come due vie e mezzo…).

Se le casse acustiche sono il motore, la miscela altro non è che la tipologia della classe di funzionamento di un amplificatore:
Classe A, A/B, D.
Ne consegue che la
potenza di una cassa acustica non dipende dalla potenza dell'amplificatore a cui è collegata, ma dalla sua cilindrata, quindi, dalla sua sensibilità ed efficienza. E' un concetto tecnico talmente difficile per quasi tutti, che ancora oggi troverete tizi che affermano che i diffusori ad alta efficienza suonano male in assoluto. Beata

ignoranza!!

Perciò, la
miscela al 4% che faceva tanto fumo, è assimilabile ad un amplificatore in Classe D o scadente, dove il fumo prodotto per cattiva combustione indica la distorsione che genera nel fornire energia alla cassa acustica.
La
miscela al 3% che generava un filo di fumo è assimilabile ad un amplificatore in Classe A/B, che sappiamo generare una distorsione minore rispetto alla precedente tipologia.
La
miscela al 2%, che non generava alcun filo di fumo è paragonabile all'amplificatore in Classe A.

E la
super miscela?
Ah, questa corrisponde ad un
amplificatore ultra potente. Inutile collegare un amplificatore da 200 o 400 W ad un minidiffusore, con l'idea che questo diventi "Tarzan". E' un'idea ridicola che solo quarant'anni di cattiva informazione l'ha resa credibile. Ecco perché una legge sul conflitto di interessi è una urgente necessità.

Le prestazioni del minidiffusore, come del Cinquantino, rimarranno sempre le stesse.
Solo il suono potrà cambiare migliorando, ma non attraverso l'incremento di potenza, ma solo con l'impiego di un amplificatore impiegante una tipologia di funzionamento che generi una distorsione più bassa, come si ottiene con un amplificatore in Classe A. Ovvio che se gli collegate un amplificatore in Classe A da 200 W, la fine è la medesima della supermiscela… se pensate di cambiare la natura stesso della cassa acustica, ossia di raggiungere livelli acustici maggiori di quanto possa generare. Ovvio ed elementare.

L'esperimento effettuato con il test del Jadis Orchestra Reference, è consistito nel sostituire le valvole esistenti con altre, privilegiando la bassa distorsione. Allo scopo sono state usate valvole migliori di quelle fornite in dotazione, regolando il Bias, ossia la corrente di riposo, in modo da fornire non 40 o 50 W per canale, ma circa 16 W in Classe A. Nel paragone della metafora, abbiamo usato una miscela al 2%.


(Continua a pagina 3)

 

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