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possibilità di nascere sano. Sia chiaro che ognuno è libero di fare ciò che crede, ma lo Stato Democratico, non può vietare ad altri di ricorrere a strumenti migliorativi della qualità della vita, del benessere e dignità delle persone, semplicemente perché la religione lo vieta.
La nostra Carta Costituzionale sancisce la Laicità dello Stato Italiano, fattore di una più ampia espressione di democrazia e libertà. Una simile legge discriminatoria per i cittadini non doveva nemmeno essere "pensata". Infatti, nel 2011 la Corte Costituzionale ne ha sancito l'illegittimità costituzionale, nella parte relativa al divieto del ricorso al terzo donatore, riferendosi alla lesione dei diritti di libertà, eguaglianza e non discriminazione dei cittadini italiani.
Nella sostanza, sono stati spesi centinaia di migliaia di euro e buttato via tempo prezioso, per varare una legge che lede i diritti e discrimina i più deboli, ossia le coppie con uno o entrambi i coniugi, portatori sani o malati di una malattia geneticamente trasmissibile ai nascituri. Anziché fare una legge di interesse generale, che sia espressione di uguaglianza e di migliore opportunità per tutti, che migliori la qualità del cittadino e dello Stato stesso, in nome della fede religiosa, alla stessa stregua di certi Stati Islamici, si è preferito creare nuova discriminazione, ledendo i diritti di migliaia di cittadini.
Per molti di voi, so che tale fatto non ha importanza. In realtà, la vicenda è gravissima, poiché è inammissibile che il Legislatore sprechi risorse e denaro per una legge in parte anticostituzionale, dalla evidente e lampante natura discriminatoria e lesiva dei principi di libertà. Molti parlamentari se ne sarebbero dovuti accorgere, altrimenti percepiscono uno stipendio a sbafo…
(Continua a pagina 3)
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