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GLI EDITORIALI | 2010

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EDITORIALI

2010  

EDITORIALE N. 2/2010  1 | 2 | 3

(Continua da pagina 1)


Per cui non avrei alcuna remora, né condizionamenti psicologici, nell'approvare quello che chiamano la "musica liquida", né a trattarla in queste pagine. Potrei benissimo assemblare un HIFI PC, secondo il nostro pensiero esoterico ed ascoltare la "musica". Il problema o i problemi, sono ben altri e li analizzeremo nel corso della nostra indagine sulla "corretta masterizzazione". Di fatto, il passo successivo all'MP3 è stata la diffusione via internet di
file audio lossless, ossia con compressione priva di perdite. Nella sostanza dei file zip che una volta decompressi sono del tutto identici ai file originali. Così si dice….

L'incremento di velocità raggiunto dalla ADSL, unita all'aumento esponenziale della capacità delle memorie degli Hard Disc, ha consentito un incremento del trasporto ed immagazzinamento di file non compressi; persino l'audio ad altra risoluzione con i suoi circa 4 giga per un'ora di musica a 24 Bit/192 kHz di campionamento. Come detto in precedenza, il problema principale è un altro, non ben afferrato dai più, che porta all'erronea convinzione della perfezione del digitale, che esiste sotto certi aspetti. In realtà, come vedremo nella nostra indagine relativa alla corretta masterizzazione dei dischi digitali, vi sono delle problematiche capaci di perturbare tale perfezione.

Cerchiamo intanto, di fare maggiormente luce di ciò di cui stiamo parlando.
Ad esempio, cos'è quella che hanno definito "
Musica Liquida"? Il primo errore di fondo risiede proprio nella sua stessa definizione.  Infatti, si definisce "musica liquida" i file musicali scaricabili da internet, in contrapposizione a quella che dovrebbe essere denominata "musica solida", ossia contenuta in supporti fisici tradizionali, quali i CD, SACD, DVD Audio e Blu-Ray Disc. Se questa contrapposizione di definizione è corretta, non lo è nel momento in cui la musica cosiddetta "liquida" viene memorizzata in un qualsiasi supporto: hard disc, pennino, floppy, CDR, DVD-R, ecc. In tutti questi casi, di liquido non avrà più nulla, entrando in gioco tutti i fattori insiti in quello che noi amiamo definire "la corretta masterizzazione".

Ne consegue che la
corretta definizione di musica liquida è la seguente:


"
trattasi di musica liquida, ogniqualvolta si svolga un evento unico, che si risolve con la ripresa live di un concerto, trasferimento live dei suoni (via internet o via etere) e immediata fruizione dal vivo dell'evento musicale (ossia senza memorizzazione in qualsiasi supporto fisico)".

Di conseguenza, tutti i procedimenti che implicano l'utilizzo di un supporto fisico, il trasferimento dei file ed il successivo immagazzinamento in altro supporto fisico, esulano dal concetto di "musica liquida" per rientrare nel concetto di "
musica scaricabile" e nel procedimento di "corretta masterizzazione".
Quindi, si potrà parlare di "musica liquida", solamente
in occasione di eventi dal vivo, come ad esempio può essere il Festival di Sanremo in diretta televisiva. Una previa memorizzazione (anche temporanea) in hard disc o altro dell'evento sonoro, per diffonderlo via etere o via internet, non è compatibile con il nostro concetto di "musica liquida".

Il fatto che la musica viaggi all'interno delle reti internet, come l'acqua viaggia dentro le tubature, non è sinonimo assoluto di qualità. Se tale viaggio implicasse i due processi di immagazzinamento, quelli iniziale e finale (memorizzazione su supporti solidi), non si può parlare di musica liquida pura. Nel 2000 realizzai un articolo vertente sull'ascolto della musica nel corso della diretta televisiva del Festival di Sanremo. I risultati furono tanto favorevoli, da indicare negli
eventi live analogici, trasmessi in TV o via radio, la migliore espressione di sorgente audio di qualità. Quelli digitali, purtroppo, spesso utilizzano la compressione (favorendo la qualità video, come succede nel DVD) …. o altre forme come il Dolby Digital o DTS.

Viceversa, come si evincerà dalla nostra ricerca sulla corretta sperimentazione, la perfetta memorizzazione dei file musicali
è opera esclusiva di professionisti del settore. Se la qualità delle riprese in fase di registrazione sono il nodo cruciale per una corretta riproduzione sonora, altrettanto anche la successiva fase di registrazione e duplicazione del master originale:


(Continua a pagina 3)

 

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