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generazione", in modo da guidare i nostri lettori non propensi a spendere grandi somme, verso l'acquisto dell'usato di ottima qualità. L'elettronica applicata alla corretta riproduzione audio, nel corso di tutti questi anni non si è evoluta come molti vogliono farvi credere! Anzi! Spesso abbiamo assistito all'involuzione. Tanti costruttori, facendo leva sulla voglia di sostituzione, insoddisfazione ed insicurezza degli audiofili, strumentalizzano commercialmente i loro prodotti, presentandoli come il frutto dell'avanzamento tecnologico. Nella realtà, spesso dietro questi avanzamenti si celano abili operazioni di marketing o la realizzazione di un telecomando dall'alluminio pieno. Il concetto di avanzamento tecnologico, di vecchiaia dei componenti ed argomenti similari, fanno breccia presso gli audiofili più insicuri, i quali incautamente si disfano di prodotti meravigliosi, frutto dell'ingegno umano spesso irripetibile, per orientarsi verso il nuovo che non consente risultati sonori paragonabili. Costoro spesso nemmeno se ne accorgono di avere fatto un errore, fin quando un giorno… cambiano passione dedicandosi ad altro.
Non siamo assolutisti! Recensire solo prodotti audio di alta qualità, nuovi e non più in produzione, ci differenzia dalle altre riviste. Poco ci importa se il mercato del nuovo spesso non soddisfa le nostre richieste di qualità. L'importante è orientare i nostri lettori ad un sano acquisto, guidarli nei meandri tortuosi delle vie dell'Alta Fedeltà, indicando gli apparecchi giusti. A tale scopo, il numero di questo mese è interamente dedicato al progettista italiano che è considerato tra i padri dell'alta fedeltà esoterica moderna: l'ingegnrere Bartolomeo Aloia. Con la recensione del suo preamplificatore di punta a stato solido, con alimentazione induttiva separata e zero feedback di controreazione, Aloia PST 11.01i, continuiamo nella nostra strada intrapresa quasi 10 anni or sono. Anche se
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