GLI EDITORIALI | 2007

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EDITORIALE N. 7/2007  1 | 2 

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valutazione. Ad esempio, l'amante del minidiffusore, alla percezione delle basse frequenze restituite da un impianto dotato di sistemi di diffusione del suono - a suo dire giganti - affermerebbe che quelle basse frequenze nella realtà non esistono e che è frutto delle risonanze dei diffusori!
In questa frase si annidano anni di teorie di alta fedeltà concettualmente errate, pervenute a noi fino ad oggi come corrette, perché nessuno ha mai avuto il coraggio di affermare che sono castronerie: a parte me!

Frutto della scoperta dell'esistenza dell'oggettività è questo nuovo corso del pensiero di molti audiofili, che sono divenuti più consapevoli delle loro capacità di ascolto e discernimento. In particolare tutti coloro che per anni sono stati derisi perché in possesso di impianti da giostrai, caratterizzati dalla presenza di diffusori più grandi di 75 centimetri di altezza. Figuratevi coloro che possiedono diffusori Electrovoice o Klipschorn in ambienti microscopici. Per non parlare di tutti coloro che hanno ottimi impianti ma i cui diffusori non sono posizionati ad un metro dalla parete di fondo, derisi perché capiscono poco di alta fedeltà….

La copertina virtuale della rivista di questo mese è dedicato ad un CD della Telarc, Super Test CD 2, allegato ad Audiophile Sound nel 2000, che oggettivamente può ben essere considerato uno Strumento Sonoro con cui valutare le prestazioni del proprio impianto. Il CD è stato precedentemente recensito da me, ma lo riproponiamo recensito da Giacomo Pischedda di Cagliari.
Giacomo è il ritratto perfetto dell'audiofilo esoterico: amante della musica, lavora in un luogo dove si fa musica, ma è anche appassionato della riproduzione musicale completa.
Non il classico sprovveduto che dichiara che ama solo un tipo di strumento musicale e lo ascolta con i mini supercostosi, perché solo con questi diffusori lo strumento preferito suona bene. No! Giacomo conosce perfettamente il suono reale degli strumenti musicali e sa benissimo che, per riprodurli o addirittura riproporli nel proprio ambiente domestico, occorre l'ausilio di strumenti adeguati, progettati secondo le leggi della fisica.

La recensione del CD della Telarc è un capolavoro sotto ogni punto di vista: musicale, tecnico, filosofico, ecc. Doveva essere inserita nella sezione dedicata alla Oggettività negli Ascolti, a riprova ulteriore dell'esistenza di questa, ma dopo un attento esame ho preferito inserita in "Strumenti Sonori". Ciò perché questa recensione è perfetta per guidare il lettore alla ricerca, non solo dell'oggettività negli ascolti, ma soprattutto della resa del proprio impianto, in tutti quei punti critici che Giacomo si è preoccupato di confrontare con diverse configurazioni e tipologie di diffusori. L'ha fatto talmente bene da rimanere affascinati da cotanta bellezza.
Con un linguaggio schietto e coerente, Giacomo ci tuffa in un mondo poliedrico e complesso, la cui risoluzione, pur non scontata, è semplice: se conosci non sbagli! Se conosci perfettamente il suono degli strumenti musicali e sei consapevole che per poterli riprodurre in un locale di ascolto occorrono determinati criteri, otterrai un buon suono, o anche allo stato dell'arte, ma in ogni caso un suono, oggettivo, fedele e reale.

Se dovessi fare una squadra da presentare ai campionati mondiali delle riviste audio, dove vince chi spara meno burlate, Giacomo costerebbe il triplo di Schumacher….
Buoni confronti.

Francesco S. Piccione