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all'epoca: corde di budello, arco più corto, leggero e con particolare curvatura, ecc.. L'esecuzione è di conseguenza filologica. Questo comporta, fra le altre cose, un timbro diverso da quello che si è soliti ascoltare da uno strumento ad arco moderno - il che potrebbe spiazzare in un primo momento - più grezzo se vogliamo, ma molto espressivo, particolarmente in questo caso.
Perché la mia scelta è caduta su questo CD, disponibile solo tramite l'acquisto della rivista Audiophile Sound? Per la sua qualità artistica e tecnica, ma anche perché è stato proprio ascoltando una vecchia incisione su cassetta delle "4 Stagioni", che si faceva largo in me da bambino, il desiderio di suonare il violino: oggi è la mia professione.
Ho ascoltato due volte dal vivo Carmignola e la Gioiosa Marca proprio con le "Quattro Stagioni" e devo dire che sono rimasto impressionato dalla loro precisione e resa musicale, ma soprattutto dai contrasti dinamici davvero impressionanti per un gruppo barocco. Li ritroviamo tali e quali nel CD senza esaltazioni artificiali da parte dell'ingegnere del suono.
E' una registrazione ricca di virtuosismo, ma non fine a se stesso; le idee musicali si susseguono sorprendendo e catturando l'ascoltatore. Grande varietà di colpi d'arco che regalano molteplici sfumature, eccellente senso del ritmo, ma molta libertà di fraseggio. Accelerandi e rallentandi preparano cadenze solistiche o assecondano repentini cambi di tempo perfettamente calibrati che trascinano l'ascoltatore e lo portano a finire il CD tutto d'un fiato, come mi è capitato al primo ascolto.
La conduzione magistrale dell'arco del solista "sostituisce" in alcuni casi il vibrato della mano sinistra. Il suono che ne risulta è lucido e brillante, ma equilibrato e amalgamato con il resto del gruppo. Sinteticamente, queste "Quattro Stagioni" sono intrise di fantasia e rigore allo stesso tempo!
LO STRUMENTO SONORO
Anziché effettuare la recensione del disco brano per brano, ho preferito, riferendomi ad una nota rivista cartacea, evidenziarlo dal punto di vista del musicista e professionista, ma con un occhio di riguardo verso i concetti audiofili a me tanto (Continua a pagina 2)
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