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La copia dell'album recensito è edita dalla SIMPLY VINYL, una Label che si occupa della ristampa di dischi ROCK e SOUL su vinile in formato 180 grams, high pressed, limited edition.
La qualità di tutte le sue registrazioni, compatibilmente anche con la qualità dei master, è decisamente AUDIOPHILE. La confezione è molto curata; il jacket interno è del tipo carta fuori cellophane dentro; la copertina del disco di eccellente fattura è la replica di quella originale, buoni i colori, bar code presenti (purtroppo) ma non troppo invadenti; il tutto dentro una busta in PVC trasparente sigillata da un Quality Control Sticker.
A proposito del supporto vinilico vero e proprio ci troviamo di fronte ad un oggetto molto curato, di elevato standard qualitativo. Il suo peso elevato, la qualità del lubrificante applicato e le strette tolleranze di planarità, concentricità e circolarità con cui è stato costruito, fanno si che l'insieme giradischi - braccio - puntina lavori in condizioni ottimali. L'ascolto conferma quanto detto.
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Il RUMBLE di fondo è basso, i CLICK praticamente assenti. Il suono, di conseguenza, rimane pulito, lontano da fenomeni di saturazione e l'immagine complessiva sempre a fuoco.
Quest'album è il primo che TOM WAITS ha inciso per la ISLAND RECORDS dopo l'abbandono del binomio ELEKTRA / ASYLUM. Artisticamente parlando, segna l'abbandono della musica stile night club, quella musica degli early times che raccontava di camionisti e prostitute; di genitali, fegato e polmoni disintegrati dal vizio. Canzoni spesso solo voce, piano e contrabbasso, capaci di emozionare come poche; le atmosfere erano quelle dei locali fumosi della West Coast dei primi anni '70 con un pianista seduto su un panchetto sgangherato ad allietare con la voce rauca da cantastorie le serate di goffi signori abbracciati a pupe in calze a rete.
SWORDFISHTROMBONES uscito nel 1982, inaugura il periodo alchimista - sperimentatore (Continua a pagina 2)
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