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JAZZ STRUMENTALE | Andrew Hill - Dusk  1 | 2 | 3 

ANDREW HILL
Dusk

Palmetto - 2000 (CD)

Anno 2000, anno primo del millennio III (o ultimo del II; a seconda del bicchiere: mezzo vuoto o mezzo pieno…). Andrew Hill ed il suo sestetto ci deliziano con questo album, giudicato dalla maggior parte delle riviste specializzate uno dei migliori dell'Y2K. Si tratta del primo album realizzato da Hill per la sua nuova etichetta, la Palmetto Records, una Jazz Indie con una decina di anni di storia alle spalle residente nel melting pot musicale del Greenwich Village (NY City). L'album assorbe i due dogmi della sua casa discografica: indipendenza dalle mode ed ampio margine operativo per i suoi musicisti.

Andrew Hill, 64 anni nel 2001, dopo essere nato e cresciuto a Chicago, debutta sulla ribalta Jazz nel 1961 a New York a fianco di Dinah Washington. A New York consuma le esperienze principali della sua carriera: nel 1963 debutta come leader con l'album Black Fire per la Blue Note Records, sempre per questa etichetta, arrivano nel 1964 Point Of Departure, il suo disco più rappresentativo e, nel 1991, But Not Farewell, cronologicamente l'ultimo disco prima di Dusk. Nella sua discografia, Dusk rappresenta

un ulteriore step nell'evoluzione della specie; quell'Hard Bop generato dai suoi ispiratori come Thelonious Monk, Bud Powell e Art Tatum, rivisitato da Hill in ottica terzo millennio. L'obbiettivo era, ed è stato quello di scollarsi da un passato dove molto è già stato inventato senza però nulla stravolgere. In altri termini rinnovamento.

Il suono registrato è di qualità notevole. La registrazione di tutti i brani è molto intellegibile ed accurata: elegante l'uso della stereofonia, realistico il soundstage ricreato. Tutto ciò viene maggiormente valorizzato dal fatto che la formazione è un sestetto, in cui suonano, spesso contemporaneamente, quattro - cinque strumenti. Assente qualsiasi senso di affollamento o fastidio dovuto alla saturazione del fronte sonoro. L'attacco delle note sugli assolo di piano viene restituito in maniera molto fedele (la traccia no. 4 Tough Love su tutte). L'ascolto diventa più realistico e gradevole a volumi di ascolto medio - alti. L'innalzamento di


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