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UNA ESCLUSIVA HI-FIGUIDE ANALISI DELLE PERCUSSIONI Grancassa Orchestrale Timpani Tam-Tam Rullante Di Giacomo Pischedda
PREMESSA
Questa è una prova un po' insolita, in quanto non è comunissimo poter ascoltare un "sistema" così ben suonante, addirittura insuperabile nella riproduzione dei grandi strumenti a percussione. Oltre ad essere insolito, questo test, ha la caratteristica di essere difficilmente sindacabile, di non essere attaccabile con le solite frasi fatte, subdolamente protette dalle finte soggettività e dallo snaturamento del "de gustibus".
Le descrizioni fatte in "I riferimenti reali" sono rivolte, in particolare, a chi, pur non avendo ancora l'esperienza ed i mezzi economici necessari, si è già reso conto di amare il realismo riproduttivo permesso dalla dinamica e dall'estensione in basso dei sistemi di diffusione del suono di grandi dimensioni, ma è scoraggiato da chissà quali insormontabili difficoltà, che possono invece essere trasformate in lontani ricordi, se si accresce o si forma, anche partendo da zero, la propria esperienza d'ascolto della musica dal vivo. Avete idea di quale impatto sonoro e corporale sia capace un timpano da 82 cm di diametro e di quali basse frequenze possa emettere una grancassa orchestrale da 440 litri di volume interno, suonati in ambienti dai 15 ai 25 metri
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quadrati, cioè di dimensioni simili alle stanze delle comuni abitazioni? Cercherò poi di descrivere ciò che succede, a chi non ha ancora potuto fare questa esperienza dal valore inestimabile, sia dal punto di vista strettamente audiofilo, che soprattutto per quanto concerne i propri bagagli empirici relativi al suono degli strumenti musicali, in modo tale da poter iniziare a "coltivare" i giusti riferimenti in attesa che il budget a disposizione sia sufficiente per l'acquisto dei primi componenti adatti per un ascolto ad Alta Fedeltà.
Devo intanto avvertire che nei casi in cui un'esperienza simile venga fatta troppo tardi, cioè quando determinate convinzioni si sono radicate da troppo tempo ed è stato messo il carro davanti ai buoi, diventando prima audiofili e poi appassionati di musica, potrebbe essere a dir poco traumatico scoprire il suono reale degli strumenti musicali. Non bisogna però scoraggiarsi, ma semplicemente iniziare da capo, dimenticando ciò che sembrava vero per colpa dell'inesperienza e delle false nozioni sulle quali era basato il proprio sistema di riproduzione. Voglio dire che quando la passione per la riproduzione musicale cresce di pari passo a quella per la musica dal vivo, tutto procede regolarmente, con le naturali evoluzioni; in caso contrario ci si trova ad un certo punto a rendersi conto di aver eletto a riferimento alcune sonorità inventate, che non hanno molto a che vedere con il suono reale. Questo, ovviamente, non vuol dire che si possa partire, soprattutto quando si inizia da molto giovani, con sistemi ai (Continua a pagina 2)
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