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come è nata o ha scoperto la sua passione per la musica?
William Tatge (W. T.) Ho cominciato a studiare il pianoforte e il violino quando avevo sei anni, ma avevo già mostrato una grande passione musicale fin da prima. I miei genitori avevano molta buona musica in casa da ascoltare, musica di tutti i generi: classica, jazz, pop, rock...e io mi divertivo a mimare i musicisti costruendo strumenti finti oppure imitando il direttore d'orchestra. E' stato quindi naturale per i miei genitori chiedermi se volevo imboccare questa strada.
Ho iniziato con la musica classica, ma mentre studiavo spesso sentivo il bisogno di improvvisare e creare musica completamente mia. Al jazz mi sono avvicinato in modo serio relativamente tardi, verso i diciotto anni, mentre stavo già concludendo i miei studi classici. Nello stesso periodo ho iniziato a studiare composizione, sempre in conservatorio, dunque parallelamente al jazz è nata una grande passione per la musica contemporanea. Su quel versante devo ammettere che sono fermo da qualche anno, ma spero di riuscire a continuare a scrivere e ad esprimermi anche tramite la musica non improvvisata.
HFG Music Credevo fosse figlio di maestri di musica, per cui i suoi genitori sono stati abili nell'individuare le inclinazioni naturali del figlio ed assecondarle. Bravi. Inoltre il fatto di essere un compositore non è cosa semplice, per cui è chiaro che è un artista completo, in grado sia di suonare che comporre.
Immagino avrà dei "riferimenti" o degli autori preferiti, nelle diverse categoria musicali (classica, jazz, pop, rock, ecc.). Può indicarcene qualcuno, magari indicando il suo brano preferito, in modo che i nostri lettori (anch'io…) possano ascoltare e conoscere la sua musica preferita?
W. T. Questa è una domanda che come è noto terrorizza molti musicisti... I riferimenti sono così tanti che è quasi impossibile fare una lista. Credo che la cosa più semplice sia indicare alcuni dei miei dischi preferiti:
Bill Evans: My foolish heart Keith Jarrett: Still Live Bill Frisell: Quartet Joe Henderson: The state of the tenor Miles Davis: Nefertiti
(Continua a pagina 2)
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