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beneficiato, ai fini della loro evoluzione audiofila, degli ascolti dal vivo o anche di quelli fatti in impianti in grado di scendere in frequenza, erano già in possesso di diffusori di dimensioni minime per un ascolto accettabile.
I possessori di bottoli, sia da supporto che da pavimento, mi hanno, invece, sempre stupito non riuscendo a sentire i bassi sotto i 35-40 Hertz, neanche dal vivo. In particolare, chi possiede bottoli particolarmente osannati da certa stampa ha, secondo me, sviluppato un filtro uditivo che taglia le prime due ottave (per me 10-20 e 20-40 Hertz). Li ho portati in chiesa con largo anticipo rispetto all'ora del concerto, per fargli capire che basta anche solo "azionare" il mantice senza iniziare a suonare, per sentire quel respiro della cattedrale che se riprodotto dall'impianto ci da l'ambienza e il senso delle dimensioni ambientali. Gli ho fatto sentire nelle salette di prova il contrabbasso, il bassotuba, il controfagotto e persino i timpani e la gran cassa orchestrale, che simulavano in un inquietante assolo alcuni passaggi violentissimi della "Sagra della Primavera" in una stanza di 15 metri quadri .....
La ricompensa per la mia buona volontà? Mi sono sentito rispondere che:
- comanda, comunque, la gamma media; - in chiesa non si avvertiva proprio un bel niente; - gli strumenti suonano sempre e comunque piano; - il contrabbasso suona così articolato come dal vivo solo con i woofers di piccoli dimensioni che equipaggiano i loro bottoli (??!!);
e tante altre castronerie che mi hanno fatto constatare l'irrecuperabilità uditiva di chi ascolta i bottoli da un certo numero di anni. Inoltre, mi (Continua a pagina 2)
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