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LETTERE ALLA RIVISTA | 2004

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LETTERE ALLA RIVISTA

2004

LETTERA N. 5/2004  1 | 2

ANCORA SUI CAVI DI POTENZA
di Antonino …

Egregio Direttore,

ho realizzato un cavo partendo come base da un cavo Monrio, il quale é fatto con quattro conduttori da 0.8 mm di diametro in rame solido OHFC, intrecciati, schermati singolarmente con una lamina di rame e schermato alla fine con una treccia di rame.

Il suddetto cavo ha un suono molto ricco di dettagli, dinamico, con una scena sonora molto ampia e il suo inserimento si fa subito notare per il suo buon suono. Ma, perlomeno nel mio impianto, é insoddisfacente in gamma bassa.

Prendendo spunto dai suoi vari articoli sull'argomento (
"Dell'Enigma dei Cavi"), ho provato ad aumentare la banda passante aggiungendo tre coppie di fili in rame solido da 1,3 mm di diametro, avvolgendoli elicoidalmente sul cavo Monrio. Il risultato è stato molto soddisfacente: i bassi sono usciti fuori con la stessa velocità del resto della gamma.

Continuo avvolgendo attorno al cavo della pasta usata per montare i lavelli sui piani delle cucine (
non avendo trovato il blue tac), come dei manicotti di circa 10 cm distanziati tra loro di circa 15 cm.
Il suono adesso mi piace e credo che sia un buon risultato, soddisfatto anche perché ho utilizzato tutto materiale che tenevo in casa inutilizzato.
Dovrei completare la costruzione con lo schermo finale, ma ho qualche dubbio che volevo esporre che potrebbe essere di interesse generale riguardo la pasta smorzante sull'uso della quale è difficile fare sperimentazione per problemi pratici.

Ecco le domande:

1) ci sono differenze tra diversi tipi  di prodotto?

2) ci sono controindicazioni per un eccesso di questa (nel mio caso la pasta entra a contatto solo sui cavi esterni aggiunti per avere più impatto sulla gamma bassa), nel senso che potrebbe comunque asciugare in qualche modo il suono?

Come Vede, mi sono appassionato a questa costruzione artigianale, ma mi sono reso conto che i risultati che si ottengono sono interessanti e ne vale la pena, sia per diletto, per fare sperimentazione, ma anche per costruirsi un cavo veramente di qualità alta, con caratteristiche soniche che più si gradisce o nel mio caso per adattare qualcosa che si ha in casa, non più soddisfacente al nuovo impianto.

Ho avuto risultati molto buoni con i monotriodi, per esempio, dove le differenze tra cavi a conduttore solido o multifilare sono evidenti sempre a favore dei primi, che traggono vantaggio dalla bassa resistenza elettrica di un cavo del genere.

Concludo ringraziandoLa per i consigli a queste domande e per tutto il materiale pubblicato sull'argomento.
Un cordiale saluto.

Antonino …

Risponde Francesco Piccione

Egr. sig. Antonino,

"Dell'Enigma dei Cavi", nelle sue varie edizioni, prima pubblicata in due parti su Costruire HIFI e poi su HI-FIGUIDE, è ormai divenuto un punto di riferimento per gli appassionati audio, vogliosi di conoscere e comprendere meglio il mondo dei cavi di collegamento ed i problemi che si incontrano nel trasferimento o trasporto del


(Continua a pagina 2)

 

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