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LETTERE ALLA RIVISTA | 2004

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LETTERE ALLA RIVISTA

2004

LETTERA N. 1/2004  1 | 2

IL RODAGGIO DEI CAVI
Di Giuseppe …

Egregio Direttore,

desidero sottoporLe un quesito circa i tempi di rodaggio dei nostri beneamati cavi di collegamento.
In particolare ne ho costruito uno di potenza e uno di segnale con rame solido argentato (o stagnato, non so bene) mettendo in parallelo una ventina di cavetti da 0,50 mm, twistandoli nel limite del possibile, e schermandoli tutti insieme. Il suono sembra già lasciar intravedere i risultati da me cercati: trasparenza, microdettaglio, dinamica, scena.

La questione: Lei afferma correttamente che ci vogliono almeno due settimane di rodaggio prima di poter giudicare i cavi. Lei intende due settimane di continuo utilizzo? Se cosi fosse per i cavi di potenza in particolare bisognerebbe lasciar suonare l'impianto, perché staccando i cavi dai diffusori ho ottenuto l'unico risultato di sentir suonare i trasformatori di uscita dell'ampli! Poiché il rodaggio per me consiste in qualche ora al giorno, due settimane (o tre) in realtà sarebbero due/tre mesi!

La ringrazio per la cortese risposta e Le faccio i miei più sinceri complimenti per la Sua opera di diffusione della conoscenza nel nostro settore!

Giuseppe …

Risponde Francesco S. Piccione

Egr. sig. Giuseppe,

qualsiasi apparecchio hifi necessita di un periodo di rodaggio prima di esprimere le sue massime prestazioni musicali e tecniche, che variano dalle 300 alle 600 ore. Oltre al rodaggio, occorre tenere anche contro del periodo di preriscaldamento, necessario prima di effettuare

un ascolto soddisfacente, che varia da mezzora ad un'ora. .

La durata del rodaggio dipende oltre che dal tempo di utilizzo medio delle apparecchiature, anche dalla tipologia costruttiva delle stesse, ossia secondo la complessità della circuitazione, numero di fili presenti nei cavi, quantità di altoparlanti esistenti in un diffusore.
Nel caso dei cavi di collegamento, il tempo di rodaggio è diverso se si tratta di un semplice cavo rosso e nero e coassiale, oppure se realizzato da un insieme di fili conduttori isolati posti in parallelo e twistati tra loro: in quest'ultimo caso il tempo di rodaggio è maggiore e potrebbe superare anche le 600 ore.

Riferendomi alle due settimane, intendevo il tempo minimo per avere un'idea di massima delle sue future potenzialità, con un periodo medio di utilizzo di due ore al giorno effettivi, ossia di ascolto della musica e non di semplice accensione delle elettroniche. In tal caso si tratterebbero di 28-30 ore.
Il rodaggio vero e proprio, invece, come minimo dura 6 mesi (!), ma si potrebbe anche superare l'anno...

Non tutti sono d'accordo sull'esistenza del rodaggio. Per cui a cosa servirebbe?
A molteplici scopi. Nel caso dei diffusori, a far sì che i trasduttori abbiano movimenti più sciolti; nel caso delle elettroniche, soprattutto se a valvole, che i loro componenti passivi ed attivi raggiungano la loro maggiore efficienza; nel caso dei cavi, che gli elettroni trovino le linee migliori di passaggio da una estremità all'altra dello stesso; ed altro ancora. Purtroppo, per molti Audiofili, quanto detto poc'anzi parrà strano se non impossibile, ma la mia esperienza insegna che in effetti il rodaggio esiste, non solo per le parti meccaniche ma anche per le elettroniche ed


(Continua a pagina 2)

 

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