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LETTERE ALLA RIVISTA | 2002

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LETTERE ALLA RIVISTA

2002

LETTERA N. 8/2002  1 | 2 | 3

UN COCKTAIL ESPLOSIVO:
STANDARD MINIMO ED AMBIENTE DI ASCOLTO
Di Michele …

Buongiorno e complimenti per la rivista, sono Michele ed abito a Parma. Molti come me penso, anche se completamente esclusi dallo "Standard Minimo" per svariati motivi, possono comunque trovare sul Vostro sito suggerimenti utili per migliorare i propri modesti impianti o, quantomeno, per "capire" molti concetti di base.

Passiamo al mio problema: pur essendo da sempre appassionato di musica (da ascoltare e da suonare), ho per la prima volta la possibilità di dotarmi di un impianto. Purtroppo, come penso tantissime altre persone, per mia sfortuna non dispongo di un budget elevato ed ho problemi di spazio irrisolvibili, per cui mi accingo a realizzare uno di quei famigerati impianti "in libreria". La stanza, però, non è "disgraziatissima": saranno 30 m2 e 2,90 in altezza.

Dovendo accontentarmi, ho iniziato il calvario di chi, abitando in una piccola città (Parma), è alla disperata ricerca di un negozio dove poter ascoltare in modo decente e, quindi, valutare l'acquisto dei vari elementi. Naturalmente, partendo dai diffusori, mi devo limitare ad una classe che Voi non prendete nemmeno in considerazione, cioè quella dei piccoli diffusori bookshelf. L'unica cosa che sono riuscito ad ottenere è di poterli posizionare ad una altezza corretta (75 centimetri), e di avere uno scaffale alto 42 cm, profondo 40 e largo 90 per il posizionamento di ogni diffusore (
poverini, già saranno sfigati, almeno facciamoli respirare...).

Finora solo alcuni minidiffusori non mi hanno disgustato, trattasi delle
Linn Katan, delle minuscole Ruark Epilogue e delle "dure" ATC SCM 7. Ho ascoltato (si fa per dire) anche altre cose, tipo le Sonus Faber Concertino, le TOTEM

Mite, etc..., ma le sale d'ascolto avevano un'acustica talmente mediocre da far apparire uguali (e schifosi), diffusori da lire 800.000 con altri da 8.000.000!

Mettiamo di scegliere uno dei primi tre (Linn, Ruark o ATC), e passiamo alla scelta di amplificazione e sorgente. Visto che in ogni caso in libreria dovrà trovare posto anche un TV, pensavo di scegliere come sorgente un buon
lettore di DVD, in modo da gustare anche il video (e sì, purtroppo mi piace anche quello). Ora, invece di acquistare un mostruoso sintoampli, ho pensato di sfruttare un'occasione e acquistare da un amico un pre-decoder-ht usato della Proton (AV 2621), abbinandogli uno o più finali della stessa marca (AA 2480), che non saranno molto famosi, ma di cui le poche recensioni apparse parlano assai bene (anche quelle del pubblico).

Il punto critico sono i negozianti, i quali se si chiedono pareri cominciano a sfornare le più disparate teorie ed opinioni, chi contro e chi a favore del DVD impiegato anche come lettore CD (
inutile spiegargli che il DVD fungerebbe solo da meccanica, in quanto la conversione D/A verrebbe comunque effettuata dal Decoder Proton). Solo un negoziante ha approvato la mia scelta, poiché sostiene che il Proton possiede una unità di conversione molto buona (DSP Zoran), di solito montata su apparecchi di ben altra classe e prezzo.

Anche sull'amplificazione ne ho sentite di belle, da quelli che vogliono comunque rifilarmi un sintoampli, a quelli che insistono su di un integrato (i.e. Fase Evoluzione Audio 106 SL), a quelli che pur approvando il pre-decoder mi consigliano un più costoso e prestigioso finale, (
il negoziante che vende le Linn Katan vorrebbe rifilarmi un finale Linn LK 85 o 140, insistendo


(Continua a pagina 2)

 

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