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LETTERE ALLA RIVISTA | 2002

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LETTERE ALLA RIVISTA

2002

LETTERA N. 5/2002  1 | 2

L'ASSASSINO E' SEMPRE IL MAGGIORDOMO?
DI Aldo …

Egr. Direttore,

ho  acquistato dei diffusori ProAc Response 1.5, da inserire allo stato in un catena attualmente composta da lettore e amplificatore Arcam e cavi di potenza e segnale MIT, da "upgradare" successivamente per motivi di budget.

L'ambiente d'ascolto non è particolarmente ampio, misurando metri 5 x 4 ed è abbastanza assorbente (libreria alle spalle dei diffusori, tappeti, tende alle finestre, parquet e divani), ma molto irregolare. Ascolto in prevalenza jazz e classica ed in misura minore pop.

Vorrei acquistare (usati per circa tre milioni di lire) un pre e finale Copland.
Non mi lamento del suono attuale (sufficientemente profondi e fermi i bassi, realistiche le medie, dettagliati gli alti), ma mi piacerebbe un suono un po' più grande e coinvolgente (un filo di calore in più?).

Che dice potrebbe essere la soluzione una amplificazione valvolare quale quella indicata? Oppure ho sbagliato tutto e i diffusori non sono in grado di offrirmi il suono che volevo quale che siano i componenti a monte? Insomma, l'assassino è sempre il maggiordomo, come in ogni giallo che si rispetti?

Grazie. Aldo …

Risponde Francesco Piccione

Egr. Sig. Aldo,

occorrerebbe indagare l'origine del suo desiderio di un suono più ampio e caldo e la causa della provenienza del suono un po' più piccolo e freddo.


Tendenzialmente, la sostituzione delle elettroniche apporta pochi benefici, se i diffusori non cambiano.
L'impressione iniziale a seguito della sostituzione dell'amplificazione è sempre positiva. Passata, però, la novità, il nostro apparato uditivo comincia ad abituarsi ed a scorgere nuovi difetti o a riproporre i soliti desideri, in quanto il sistema di diffusori è rimasto tale e quale.

Solitamente tutti (audiofili, riviste, ecc.) consigliano di sostituire le elettroniche o il lettore CD o i cavi di collegamento. Difficilmente si parla di sostituire i diffusori, se non in casi in cui sia effettivamente necessario. In questo modo di procedere, l'idea è che i diffusori contino poco ai fini del risultato finale. Alla sorgente è addebitata la maggior parte di responsabilità nel cambiamento del suono in generale. Tutto ciò è totalmente errato! Premesso che responsabile della qualità sonora è l'intera catena audio, ambiente compreso, i responsabili principali sono, innanzitutto, i due estremi: le registrazioni ed i diffusori.

E' chiaro che se siamo in possesso di un pessimo lettore e degli ottimi diffusori, il suono non sarà il massimo, ma ad analizzare bene, in questo modo avremmo già una percentuale elevata di bellezza sonora, data principlalmente dall'ampiezza di banda consentita dai diffusori. Ciò non succederebbe nel caso inverso, ossia di ottima sorgente e diffusori mediocri: in questo caso il suono risulterà fortemente penalizzato, contrariamente alla configurazione precedente. Non sono poche le volte che ho sentito dei signori diffusori collegati ad elettroniche da centro commerciale, esprimere un suono migliore di certi impianti con lettori supercostosi e diffusori più scadenti. Indubbiamente, una gran bella differenza.


(Continua a pagina 2)

 

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