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Tendenzialmente, la sostituzione delle elettroniche apporta pochi benefici, se i diffusori non cambiano. L'impressione iniziale a seguito della sostituzione dell'amplificazione è sempre positiva. Passata, però, la novità, il nostro apparato uditivo comincia ad abituarsi ed a scorgere nuovi difetti o a riproporre i soliti desideri, in quanto il sistema di diffusori è rimasto tale e quale.
Solitamente tutti (audiofili, riviste, ecc.) consigliano di sostituire le elettroniche o il lettore CD o i cavi di collegamento. Difficilmente si parla di sostituire i diffusori, se non in casi in cui sia effettivamente necessario. In questo modo di procedere, l'idea è che i diffusori contino poco ai fini del risultato finale. Alla sorgente è addebitata la maggior parte di responsabilità nel cambiamento del suono in generale. Tutto ciò è totalmente errato! Premesso che responsabile della qualità sonora è l'intera catena audio, ambiente compreso, i responsabili principali sono, innanzitutto, i due estremi: le registrazioni ed i diffusori.
E' chiaro che se siamo in possesso di un pessimo lettore e degli ottimi diffusori, il suono non sarà il massimo, ma ad analizzare bene, in questo modo avremmo già una percentuale elevata di bellezza sonora, data principlalmente dall'ampiezza di banda consentita dai diffusori. Ciò non succederebbe nel caso inverso, ossia di ottima sorgente e diffusori mediocri: in questo caso il suono risulterà fortemente penalizzato, contrariamente alla configurazione precedente. Non sono poche le volte che ho sentito dei signori diffusori collegati ad elettroniche da centro commerciale, esprimere un suono migliore di certi impianti con lettori supercostosi e diffusori più scadenti. Indubbiamente, una gran bella differenza.
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