HI-FIGUIDE | Guida italiana all'alta fedeltà esoterica ed hi-end internazionale | Rivista di approfondimento sui temi audio
E-Copmmerce | Acquista | E-Shopping Home Site Map | Web Edition Progetto Servizi Chi siamo Registrazione Newsletter | No Spam! Invia posta Tutto HFG!

LETTERE ALLA RIVISTA | 2001

Cerca

LETTERE ALLA RIVISTA

2001

LETTERA N. 9/2001  1 | 2 | 3

LA COSTRUZIONE DI UN IMPIANTO ATTORNO A DIFFUSORI EFFICIENTI
Dr. Giovanni …

Egregio Direttore,

premetto che, essendo ormai un affezionato lettore della rivista digitale da Lei diretta, conosco abbastanza bene il suo pensiero su cosa debba intendersi per riproduzione del suono in Hi-End. So che Lei tende all'eccellenza (d'altronde chi,sapendo e potendo, non vorrebbe?) ma, e questo glielo chiedo anche a beneficio di altri lettori, se uno come il sottoscritto -parlando in termini economici- volesse tendere verso una "aurea mediocritas" Lei cosa consiglierebbe di acquistare accanto ad un sistema di diffusori ad Alta Efficienza come le Klipsch La Scala?

Per essere più preciso, il senso della mia domanda è questo.
Ho in mente cosa acquistare per il fatto di aver sentito bene e a lungo presso i tre più importanti negozi Hi-Fi di Genova, diversi ampli integrati a valvole e lettori di CD, che rientrano nella fascia di prezzo presa in considerazione. Purtroppo non sono contenuti nell'archivio dello "Standard Minimo Web Edition", forse (e lo spero) perché non ha avuto la possibilità ancora di ascoltarli e, quindi, di darne una valutazione. Ho preferito operare tale scelta e non quella proposta nella sezione del minimo standard solo per una questione logistica, tempi di reperimento, assenza dei rappresentanti...insomma Genova è un mercato dell'Hi-Fi contratto per così dire e, poi, i due ampli su cui è caduta la mia scelta sono entrambi dei dimostrativi, perciò hanno un prezzo molto interessante.Ritornando a noi, la probabilità di tale acquisto dipende anche da una sua risposta: se questa è decisivamente negativa, vuol dire che ho sbagliato nei miei criteri di giudizio sul suono riprodotto nei canoni Hi-Fi.

Ma vediamo a quali criteri mi sono ispirato.
Primo tra tutti l'ascolto del suono riprodotto ci deve ricordare il più possibile il suono originale dello strumento da cui origina, sia questo acustico che elettrico (sebbene elettrico può essere fuorviante), ma per fare questa operazione nella mente, attraverso l'orecchio, si campionano, sovrappongono e, infine, si paragonano i due suoni, quello reale con quello riprodotto, bisogna "esser dotati di un buon orecchio allenato". Ed in questo ho avuto la fortuna, anzi il privilegio, di iniziare l'ascolto di quella forma d'arte che è la Musica da bambino, quando maggiore è l'imprinting esercitato (adopero il termine proprio nel senso dell'etologia). Intendo ascolto di musica dal vivo….. perché mio padre appassionato musicista aveva raccolto intorno a sé altri amici con la stessa passione, formando un'orchestrina che suonava nel garage di casa attrezzato ormai a sala musicale… questo accadeva nei lontani anni Sessanta!

Ritornando al discorso di prima dicevamo che il suono riprodotto deve avere la caratteristica dell'Oggettività, cioè se ascolto un brano di musica jazz eseguito con un contrabbasso acustico, non debbo sentire un basso elettrico. Che poi io preferisca il suono del Fender questo è un'altro paio di maniche perché ciò ha a che vedere con il carattere Soggettivo del suono riprodotto, che fa preferire un componente audio ad un'altro proprio perché asseconda il "gusto personale" di far sentire un basso elettrico laddove sta suonando un basso acustico. Allo stato dell'arte della riproduzione si dovrebbe sentire la differenza tra uno Stradivari e un Guarneri perché c'è! Però, quando parliamo di musica riprodotta siamo sempre di fronte ad un'
interpretazione da parte dei componenti audio, quella che i negozianti chiamano maliziosamente (e impropriamente) coloritura.


(Continua a pagina 2)

 

All Rights Reserved ® Copyright © | Francesco Piccione | 1998/2013