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iniziare? Subito mi sono indirizzato alla scelta dei diffusori sui quali costruire il resto. Perché questa scelta? Semplice intuito! Ma cosa acquistare? Sicuramente dei grandi diffusori che regalassero un grande suono in tutti i sensi, con grossi woofers e componenti di qualità, con un mobile elegante e possibilmente in legno. Quindi iniziai le ricerche presso decine di negozi nella mia zona, avevo in mente, Infinity K 90 o 100, Tannoy e Klipsch che avevo ricercato su degli annuari e ne conoscevo, almeno sulla carta, le caratteristiche. Ebbene, tutti i chilometri percorsi mi avevano portato ad un nulla di fatto; di questi diffusori nemmeno l'ombra, i negozianti proponevano sistemi (adesso si usano così?) snelli, con piccoli componenti, sicuramente pregiati che però non mi ispiravano all'acquisto. Dal punto di vista sonoro avevano un suono pulito e preciso, ma quanto a dinamica, senso del ritmo, impatto, non mi ricordavano minimamente i concerti dal vivo. Che fine hanno fatto quei bei bassi corposi, dinamici, ma per nulla invadenti?
I negozianti mi facevano notare che pretendevo troppo in relazione al mio budget e che occorreva spendere molto di più. Oltre a subire questo oltraggio di "pretesa", pagando a caro prezzo, mi facevano notare che il suono che cercavo era "fuori moda"! Occorreva seguire i consigli dei rivenditori, sicuramente in buona fede, che mi proponevano i soliti prodotti. Un bel suono certo, ma tornando a casa e facendo suonare il mio vecchio e fidato integrato Proton con le casse SM Infinity di qualche anno fa, mi rendevo conto che avevo ottenuto un bellissimo risultato, chiamato "buco nell'acqua": il mio impianto mi dava più soddisfazione di quelli ascoltati presso i rivenditori. Vista l'impossibilità di reperire più marchi di mio gradimento, mi sono orientato direttamente sulle Infinity K100.
(Continua a pagina 2)
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