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LETTERE ALLA RIVISTA | 2000

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LETTERE ALLA RIVISTA

2000

LETTERA N. 5/2000  1 | 2

PRIMO IMPIANTO: MODIFICHE E MOSSE FUTURE
DI ROBERTO…

Spett.le Redazione,

sono un simpatizzante dell'Alta Fedeltà da diverso tempo.
Per anni mi son dovuto arrangiare, non potendo permettermi di acquistare buoni apparecchi, a causa del mio stato di disoccupazione protrattosi sino alle soglie dei 30 anni. Perciò, iniziai costruendomi dei diffusori piuttosto economici, senza usare un vero progetto: ero giovane e "come si sentivano" (
nonostante la grande pecca dei crossover da auto) mi appagavano di quella sfacchinata. Inizialmente le collegai ad un vecchio giradischi-fonovaligia di Selezione (dal Readers Digest) a cui avevo cambiato la testina ceramica, adattando alla meglio un modello economicissimo della Excel Sound (29.000 lire del 1986) e lo avevo dotato di un piccolo pre RIAA autocostruito (5.000 lire di componenti in tutto!!).

Non potendomi permettere molto iniziai la costruzione del mio primo amplificatore Hi-Fi (?).
Era composto essenzialmente di un insieme di progetti di Nuova Elettronica: i finali (30 W circa) erano dei TDA 1514 da poche migliaia di lire.
Poi venne il mio primo lettore di CD (1991): era uno dei primissimi lettori Mash economici della Technics, ancora oggi perfettamente funzionante.

Non contento dei diffusori cambiai il crossover e gli altoparlanti.
Successivamente costruii un preamplificatore e finale che tuttora possiedo. Il finale si basa su HexFet economici ed il preamplificatore usa degli operazionali economici 4558. Devo dire che nonostante le casse non siano un gran che, il finale ed il pre hanno un buon suono, specie adesso che sono collegati alle mie nuove B&W 302.


Ho fatto anche del tweaking sul lettore (ho eliminato gli stadi di muting sull'uscita) e mi accingo a farne dell'altro (sostituzione condensatori, diodi raddrizzatori, etc.).
Sarei intenzionato ad acquistare un amplificatore, economico ma dal buon suono, per sostituire il mio buon (ma sarà così buono?) pre e finale autocostruiti e che ben si abbini con le DM 302.
Per il lettore credo di poter attendere (gradirei anche qui un consiglio).

Tenete presente che la "sala di ascolto" è una piccola cameretta 4 x 3 metri e non cerco potenza elevata.
Ascolto prevalentemente musica dei Pink Floyd e musica rinascimentale e sacra.

Complimenti per l'eccellente rivista. L'ho conosciuta per puro caso ed ora è nel mio book address!!!!

Roberto

Risponde Francesco S. Piccione.

Alzi la mano chi si riconosce in questo nostro lettore. Il suo racconto ha risvegliato in me dolci ricordi, di quando l'hi-fi era un semplice passatempo, dove non dovevo rendere conto a nessuno del mio operato ed ancora non conoscevo tutti quei loschi figuri che pullulano oggi in internet e nel mondo reale. Il primo impianto, le prime modifiche, i primi timidi tentativi di autocostruzione sono tutti indizi che inequivocabilmente individuano la persona dell'audiofilo, dell'appassionato audio.

Ed appassionato audio (
Audiofilo, in gergo; Audiofilo Esoterico se insano di mente….) è per l'appunto il nostro lettore, il quale ringrazio


(Continua a pagina 2)

 

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