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PARERI ED OPINIONI Di Antonio….
Egr. Direttore,
sono un Medico Ricercatore e collaboro con l'Università di Bologna, "purtroppo" patito di Hi-Fi (versione DIY). E' da un po' di tempo che mi balena l'idea di un impianto dalle caratteristiche peculiari. Prendendo lo spunto da un vecchio progetto di Ciro Marzio e del Gruppo Euterpe, relativo al preamplificatore Euridice (... con trasformatore di uscita) e dal suo sistema di diffusori, mi chiedevo se si potesse realizzare un impianto costituito da:
lettore di CD; un preamplificatore simil-Euridice (con modifiche nella sezione d'alimentazione, sostituzione del trasformatore d'uscita con un altro più "qualificato", etc); un parallelo di tre amplificatori destinati alla riproduzione della parte alta, media e bassa della gamma audio (magari un push-pull per la parte bassa e due single-ended per quella media ed alta), non gestiti da un crossover, ma giocando sulle costanti di tempo dei tre finali; un sistema di diffusori concettualmente basato sulla filosofia dei suoi "The Music Dream".
Le chiederei, pertanto, qual è la sua opinione in merito. Quali i limiti e le difficoltà che vede. Quali i reali vantaggi rispetto agli impianti gestiti da un crossover (personalmente, detesto l'idea di un crossover, soprattutto se complesso.... Si cerca a tutti i costi di eliminare quello passivo dei diffusori e ci si va, poi, ad infognare in quello attivo e, magari, a stato solido, curando, però, fino all'esasperazione l'elettronica dei finali secondo la logica del "guai a mettere un condensatore in più sul percorso del segnale!".
La ringrazio anticipatamente per la gentile disponibilità e colgo l'occasione per farle i
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