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1. Ottima la scelta della versione a 16 Ohm, che permette fattori di forza superiori alla versione classica ad 8 Ohm, a tutto vantaggio della capacità di controllo sulla membrana a scapito solamente della sua sensibilità. La sezione del cavo di potenza dovrà tenere conto del fatto che si tratta collegarlo ad un diffusore a larga banda o monovia (fuori S/M) con un solo ingresso, senza possibilità di biwiring. Sezioni maggiori fanno passare i bassi, ma attenuano gli alti a causa di diversi fattori enucleabili nell'effetto pelle e nella resistenza; viceversa nel caso di piccole sezioni. Dovendo necessariamente operare con un unico cavo di potenza, ritengo che 2.5 mm2 è l'optimum, magari attuato con due poli da 1.25 mm2 circa, collegati in parallelo con la configurazione ad X (ormai si trovano solo 1,5 mm2, per cui l'optimum sarebbe 3 mm2) Se però volesse attuare un'altra configurazione, facente uso di più piccole sezioni collegate in parallelo si ricordi che dovrà eccedere i 2.5 mm2 per polarità? In questo caso, è necessario comunque effettuare prove d'ascolto comparative tra le due configurazioni, utilizzando il 2.5 mm2 come riferimento in gamma bassa. Sicuramente potrà trovare un buon compromesso.
2. I cavi di segnale incontrano come unico limite alla loro sezione l'ingresso del connettore RCA, per cui in genere non possono essere di grandi dimensioni. Tale sezione non dipende dal tipo di amplificatore utilizzato. Occorre perciò verificare all'ascolto le diverse configurazioni offerte dai cavi presenti in commercio al dettaglio. Come indicato nell'articolo, occorre evitare i cavi coassiali, pur non essendo contrario alla loro sperimentazione. Secondo i miei studi, sono buoni solo per il collegamento ad antenne.
3. Per quanto riguarda il cavo del giradischi
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