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LETTERE ALLA RIVISTA | 1999

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LETTERE ALLA RIVISTA

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LETTERA N. 10/1999  1 | 2 | 3

ANCORA SUI PROBLEMI AMBIENTALI
Di Giorgio ...

Egr. Direttore,

approfitto ancora una volta della sua cordialità e disponibilità per metterla al corrente degli ultimi sviluppi in tema di problemi ambientali.

Siccome, come avrà capito, sono uno che tende alla perfezione, nei giorni scorsi ho fatto misurare la risposta in frequenza della stanza da uno studio di acustica di Parma. Allegato trova il grafico risultante dalle riprese.
Il commento della persona che mi ha fatto il servizio è stato questo: "I tempi di decadimento sono validi, un pelo corti sugli acuti ma non mi preoccuperei più di tanto; nel complesso è una buona risposta, scende regolarmente se facciamo eccezione per la zona attorno ai 125 Hz".
Ed ancora: "Purtroppo non vedo soluzioni diverse dall'acquistare un buon equalizzatore in banda d'ottava e settare la risposta fino a portarla alla curva ideale".
E qui mi ha consigliato il rivenditore al quale mi sarei potuto appoggiare (toh, che combinazione!)
Ora la domanda: io non ho mai avuto a che fare con degli equalizzatori. Lei, vedendo il grafico, pensa che la spesa valga la resa? Orecchio sente e portafoglio non duole o orecchio non sente e portafoglio duole?

Per completezza aggiungo ulteriori informazioni riguardo l'opera di ripresa.
1) presa microfonica fatta al punto d'ascolto con microfono immobile.
2) segnale in rumore rosa.
3) nei prossimi giorni farò fare per scrupolo anche la prova sui diffusori in ambiente libero, tanto per verificare la coincidenza o meno delle due risposte.
4) il posizionamento attuale dei diffusori nell'ambiente è stato identificato come il migliore

ottenibile utilizzando il disco test della Chesky Records, il quale contiene una sweeppata da 300 Hz a scendere. In tutte le altre posizioni la risposta cambiava (anche di parecchio con minimi spostamenti dei diffusori) ma con una unica costante: carenza sui 125 Hz.

Giorgio ...

Risponde Francesco Piccione

Egr. Sig. Giorgio,

ho guardato con curiosità (guarda caso) il suo grafico. 
Questo, secondo il mio modesto parere, rientra nella normalità. I bassi un po' enfatizzati, 125 Hz un po' arretrati ed il resto in linea con i diffusori in suo possesso e con la gran parte dei sistemi audio.

Due parole sulla ripresa microfonica ad uso dei lettori.
Quando si utilizza un tono puro (frequenza con suono costante) si verifica una maggiore possibilità d'infedeltà alla reale situazione d'ascolto, a causa dei continui cortocircuiti acustici che avvengono utilizzando questo tipo di segnali.
Invece, utilizzando il suono filtrato a terzi d'ottava (un suono più simile al rumore del mare) allora le discordanze con l'ascolto della musica riprodotta sono minime, perché i problemi poc'anzi individuati sono mitigati.
Se si prova ad effettuare riprese microfoniche non rigide nella posizione, effettuando ripetute riprese con microfono spostato di poco, entro una circonferenza il cui raggio varia di circa 10/20 cm, si avrà maggiore idea dell'andamento della reale risposta in frequenza del diffusore, o per lo meno quella che dovrebbe essere con la riproduzione della musica, ottenendo grafici


(Continua a pagina 2)

 

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