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FILOSOFIE PROGETTUALI I DIFFUSORI SECONDO MARTIN LOGAN LA FILOSOFIA ESL IBRIDA DI GIORGIO CAPELLI Libera traduzione dal sito ufficiale Pubblicato in HI-FIGUIDE n. 3, Luglio 2007
Da tempo nota come una delle Case di punta nella produzione di trasduttori a tecnologia elettrostatica, Martin Logan annovera nel suo palmares diversi riconoscimenti, ottenuti negli anni, sia per il design che per l'ingegnerizzazione dei suoi prodotti. I suoi prodotti sono noti "worldwide" sia in campo hi-fi che, da tempi più recenti, home-theatre.
Fra la produzione più recente (2000), "Scenario" e "Prodigy" sono stati premiati al Winter Consumer Electronic Show di Las Vegas per l'innovazione di prodotto, la tecnologia ibrida: l'associazione della filosofia elettrostatica (con il limite, peraltro, delle basse frequenze, da sempre uno dei punti deboli dell'emissione di questi trasduttori) a quella tradizionale.
Le Scenario sono caratterizzate dalla presenza per ogni canale, di un woofer custom da 20 centimetri, in fibra ad alta rigidità; le Prodigy, da una coppia di woofers da 25 centimetri di diametro per canale. La coppia dei woofers del "Prodigy" si compone di uno con cono in alluminio e l'altro in fibra rigida, come per lo "Scenario".
Per entrambi i diffusori, il pannello elettrostatico è a superficie curvilinea (CLS, Curvilinear Line Source) per una miglior irradiazione acustica delle alte frequenze e per la conseguente minima interazione con l'ambiente.
LA FILOSOFIA ESL
Come può essere riprodotto il suono da un oggetto semitrasparente? L'energia elettrostatica consente questo. Mentre il mondo della tecnologia dei diffusori tradizionali tratta di coni, cupole, diaframmi e nastri che sono sollecitati da energia magnetica, il mondo dei diffusori elettrostatici parla di elettroni caricati che attraggono e respingono altri elettroni.
Per capire a fondo la filosofia elettrostatica, sono necessari alcuni concetti di fondo. Vi ricordate quando studiavate, per chi frequentava corsi di fisica, di come le cariche simili si respingono e le cariche opposte invece si attraggono? Bene, questo principio è la base del concetto elettrostatico.
(Continua a pagina 2)
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