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PILLOLE DI CULTURA UNA LEGGE ANTICOSTITUZIONALE Di Francesco Piccione
Pochi di voi sono al corrente che lo Stato Italiano è quello meno democratico tra gli Stati Europei occidentali. La Corte dei Conti, recentemente all'inaugurazione dell'anno giudiziario 2012, ha affermato che dai tempi di "mani pulite", la corruzione, malaffare e salvaguardia degli interessi di pochi, caste e cricche ad opera della politica, sono aumentati, anziché diminuire.
Lo prova, anche il fatto che ad ogni elezione, vengono rielette sempre le stesse persone, fattore favorevole all'instaurazione di "sacche" di illegalità e privilegi vari. Ciò è nettamente contrario alla democrazia, poiché tale situazione lascia poco (o nulla) spazio a nuove persone (ammesso non siano alter ego del solito corrotto…), favorendo il sistema clientelare corruttivo. Per eliminare ciò, basterebbe, ad esempio, introdurre limiti alla candidatura alle più alte cariche dello Stato, generalmente, come avviene per i Sindaci dei Comuni. Si dovrebbe così limitare a sole due candidature, varando una legislazione che preveda pene detentive severissime (minimo 20 anni di pena detentiva di cui 10 in regime di isolamento totale e la confisca di tutti i beni, anche intestati ad altri) ed il divieto assoluto per chi risulta anche solo indagato, di presentare candidature qualsiasi e l'immediata espulsione dal parlamento. Questa è legalità e democrazia, visto che al normale cittadino anche solo indagato ingiustamente, vengono precluse tantissime cose….
Pertanto, in assenza di tali limiti, gli interessi rappresentati dalla "solita" classe politica, sono quelli delle cricche, caste e singoli individui, avendo particolarmente cura di evitare l'interesse generale dello Stato Italiano, in particolare dei suoi Cittadini. Ciò avviene, anche qualora si persegui l'interesse di uno
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