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GLI EDITORIALI | 2012

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EDITORIALI

2012

EDITORIALE N. 1/2012  1 | 2 | 3

SPERIMENTAZIONE…
Di Francesco Piccione

La recente (ennesima) sperimentazione sui cavi di collegamento, ha portato
sviluppi inaspettati.
Immaginate tre Audiofili insieme ad ascoltare musica. Due interessati ai risultati sonori della sperimentazione, mentre l'altro semplicemente ospite ascoltatore. Tutti e tre conoscono un brano di musica sinfonica registrato in modo magistrale; il primo lo avrà ascoltato almeno trecento volte dagli anni Novanta ad oggi; il secondo, una ventina di volte; il terzo era alla seconda volta. A fine brano, tutti e tre sorseggiano acqua, tanto e tale è stato lo spavento preso a seguito dell'effetto speciale contenuto a fine brano. Eppure per due di loro il brano era perfettamente conosciuto nei minimi particolari.

Veniamo all'antefatto.
Sapete che mi occupo di sperimentare il trasporto del segnale audio e qualità del suono, nei cavi di collegamento, dai primissimi anni Ottanta. La sperimentazione ha senso e valore se effettuata con un certo criterio. Purtroppo, tra i diversi procedimenti, particolare importanza riviste l'immutabilità di certi parametri.
Ciò allunga notevolmente i tempi della sperimentazione. Solitamente, chi sperimenta procede in modo frettoloso, disordinato e disorganizzato. Succede spesso, ad esempio, che nel giro di un mese lo sperimentatore (audiofilo, autocostruttore e persino il professionista) abbia testato anche 4-5 tipologie di cavi differenti, tra quelli di interconnessione e di potenza. Inoltre, è consuetudine che la sperimentazione avvenga con parametri acustici particolarmente limitati, a causa dell'utilizzo di diffusori non idonei allo scopo, come, ad esempio, i minidiffusori.

Larghezza di banda, efficienza, micro e macro dinamica, accompagnati dalla stabilità di altre variabili, sono parametri fondamentali per una

corretta sperimentazione. Pensate che per pervenire al progetto del celeberrimo cavo di potenza HI-FIGUIDE PF One ed alla serie dei cavi The Music Dream in High Definition, ci sono voluti poco meno di 20 anni (per questo divento una iena quando cercano di scroccarmi informazioni…); tanti ne sono passati dai primi anni Ottanta fino al 2001.
La prima edizione dell'articolo che ha fatto scuola sull'argomento, "Dell'Enigma dei Cavi", ancora oggi opera unica nel suo genere (
per i motivi oggetto di questo editoriale), pubblicata in due parti su Costruire HI-FI nn. 41 e 42 del 1999, risale al 1998; già in questa, si nota la complessità di questa faticosa, lunga ed incredibile ricerca.

Cos'è successo nel decennio 2001-2011?
Inizialmente, a seguito dei risultati pervenuti in due decenni, la sperimentazione si interruppe: la nascita della tecnologia esclusiva Trex Wired©, il cui ulteriore sviluppo portò allo sviluppo dei cavi in Alta Definizione, spostarono il mio interesse sulla presentazione dei progetti per HFG denominati PF e sulla realizzazione di cavi di collegamento The Music Dream, con tecnologia assolutamente sconosciuta ai migliori costruttori di cavi (
ebbene è proprio così: peccato essere un Italiano, altrimenti sarei diventato miliardario…).

Un fatto importante, è stato nel 2006 la realizzazione della
nuova sala di ascolto della Redazione, quella che è divenuta la Sala 1 Reference. Uno dei parametri che non deve variare nella sperimentazione è proprio la sala di ascolto, nonché le sue caratteristiche. A seguire, l'immutabilità dell'impianto stereo utilizzato per la sperimentazione. Quindi, sia la realizzazione della Sala 1 che l'innesto di nuovi componenti nell'impianto, come furono all'epoca i nuovi pre e finali Aloia ed i diversi lettori digitali, contribuirono a mettere "quasi" in stand-


(Continua a pagina 2)

 

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