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indirizzate (non ovviamente verso la "musica liquida"), possono portare all'espressione di prestazioni sonore persino impensabili.
La monografia, quindi, è un tributo ed omaggio al mondo analogico, da parte di un autore che è vissuto nel periodo di massimo splendore dell'era analogica, condividendone tutti i suoi pregi, difetti, acquisendone le conoscenze maturate in oltre mezzo secolo di vita. Ne è sortita un'opera variegata e completa, ricca di una moltitudine di argomenti e nozioni, spesso dimenticati o, peggio, trascurati. Pensate che alcuni di queste, mi sono ritornate in mente, non appena letti nell'architettura base contenuta nel libro "l'Alta Fedeltà Esoterica". Frutto, quindi, di tanti anni di preparazione, quest'opera è uno strumento poliedrico, unico nel suo genere, in particolare nel panorama editoriale italiano.
Molteplici, le funzioni dell'opera. In generale è uno strumento divulgativo di carattere culturale, fenomeno ormai in disuso in un'Italia di ignorantoni populisti berlusconiani, dove oltre al fatto che "con la cultura non si mangia", le donne, gay, single e diversamente abili sono "cose" particolarmente fastidiose, quando è esatto il contrario, ossia fonti di ricchezza ed evoluzione del pensiero.
E' possibile, quindi, apprendere (o ricordare) la storia del giradischi analogico, le sue origini e quella del disco nero; conoscere le varie tecniche costruttive dei giradischi, bracci, testine e preamplificatori RIAA; apprendere le regolazioni per la corretta messa a punto; la manutenzione e pulizia; eccetera.
Insomma, i fortunati che avranno l'acume e lungimiranza di investire qualche soldino nella cultura, entreranno in possesso di un volume dedicato alla sorgente analogica, non solo per (Continua a pagina 2)
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