HI-FIGUIDE | Guida italiana all'alta fedeltà esoterica ed hi-end internazionale | Rivista di approfondimento sui temi audio
E-Copmmerce | Acquista | E-Shopping Home Web Edition | Indice On-Line Progetto Servizi Chi siamo Registrazione Newsletter | No Spam! Invia posta Tutto HFG!

GLI EDITORIALI | 2010

Cerca

EDITORIALI

2010

EDITORIALE N. 6/2010  1 | 2 

L'IMPORTANZA DELLE BASSE FREQUENZE
Di Francesco Piccione

Parlando con diversi audiofili è emerso il fatto inconfutabile della diffidenza verso le basse frequenze. Ohibò, che male abbiano fatto queste a costoro, non ne ho la più pallida idea. Certo è che molti le detestano. E fanno male, poiché tutti coloro che si sono accinti a modificare il loro impianto introducendo i subwoofer o acquistando diffusori di più grandi dimensioni, hanno chiamato entusiasti per il risultato e spiaciuti di essersi perduti tanti anni di felici ascolti.

La vita di tutti i giorni è ricca di basse frequenze, spesso sotto forma di rumore. Anche la musica ne è particolarmente ricca, nonostante la contraria opinione comune. Ci sono tantissime opere sinfoniche con un elevato contenuto di basse frequenze, prodotte da particolari strumenti musicali. Non si tratta, quindi, di rumore, ma di suoni, per la cui riproduzione necessitano di appositi strumenti e della loro corretta messa a punto. Senza questi due elementi, non sarà possibile ascoltare - anche correttamente - le basse frequenze, in particolare quelle emesse al di sotto dei 100 Hz, gamma praticamente sconosciuta al 99% dei diffusori in possesso degli audiofili.

Il nostro Giacomo Pischedda, tempo fa redisse una recensione di confronto tra alcuni tipi di strumenti musicali e la riproduzione degli stessi - registrati in alcuni CD - con il proprio impianto. Effettuò anche delle foto. Impressione fece quella insieme alla ragazz… ehm alla Grancassa Orchestrale, le cui dimensioni erano ampiamente superiori alle sue…. Ecco: come sia possibile riprodurre il suono della grancassa di quelle dimensioni da parte di un diffusore, ce lo dicono le leggi della Fisica. Le grandi dimensioni, servono alla Grancassa per emettere un determinato suono in bassa frequenza… che in assenza di quelle dimensioni, non verrebbe emessa! Similarmente, come più volte dichiarato in tutti questi anni, dovrà fare il diffusore, il quale dovrà avere… dimensioni simili.

In realtà per riprodurre l'organo a 16 Hz non occorre che i diffusori siano alti una decina di metri.
Le dimensioni possono essere ridotte, fino ad un certo punto, grazie alla capacità di escursione dei woofer. Ne consegue che più piccolo è l'altoparlante, maggiore sarà l'escursione della

membrana. Ovviamente, l'altoparlante è un componente finito, non infinito, per cui al di sotto di certe dimensioni, non è fisicamente possibile andare. Ma quale dovrebbe essere la dimensione giusta per riprodurre le basse frequenze? Teoricamente, all'infinito… Tranquilli, nella pratica è possibile stabilire in linea di massima, le dimensioni che il woofer deve avere per potere riprodurre discretamente i 16 Hz: 46 centimetri! Per canale…

Brevissimamente, sappiamo che per emettere basse frequenze occorre spostare grossi volumi d'aria.
Il volume d'aria che riesce a muovere un altoparlante, è facile da calcolare: basta moltiplicare l'area della superficie radiante per il suo spostamento in millimetri. E' il medesimo calcolo che si effettua per misurare la cilindrata di un motore a scoppio; similarmente, potete misurare la cilindrata dei vostri diffusori, sommando i volumi d'aria emessi da tutti i trasduttori. La similitudine tra pistoni e cilindri, con membrane e bobine è evidente. Vi accorgereste così, che molti diffusori sono meno di 50 cm3 di cilindrata… Come per i motorini la percorrenza in salita è un problema, la stessa situazione la vivono i diffusori nel momento di emettere le basse frequenze.
Se potessimo vedere la quantità d'aria che esce dalle canne più grandi dell'organo, ci renderemmo più facilmente conto, che un trasduttore di piccole dimensioni non sarà in grado di spostare alcunché; anche perché se solo ci provasse, si romperebbe, dopo avere prodotto una distorsione insopportabile.

Per poter migliorare le prestazioni di un trasduttore in gamma bassa, occorre aumentare la sua superficie di emissione, ossia le dimensioni della membrana vibrante. Nel motorino corrisponderebbe alla sostituzione del carburatore, pistone e cilindro (da 39 a 47 o 55) e silenziatore. Nei diffusori è possibile o ricorrendo all'utilizzo di trasduttori in configurazione multipla, oppure ricorrendo all'utilizzo di un trasduttore (altoparlante) dal diametro maggiore. Se per l'emissione della gamma alta è molto importante la qualità costruttiva dell'intero trasduttore, in gamma bassa le leggi della Fisica impongono principalmente l'uso della forza bruta: membrana


(Continua a pagina 2)

 

All Rights Reserved ® Copyright © | Francesco Piccione | 1998/2013