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GLI EDITORIALI | 2010

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EDITORIALI

2010

EDITORIALE N. 2/2010  1 | 2 | 3

MUSICA LIQUIDA?
L'INIZIO DELLA FINE DELL'AUDIO DI QUALITA'!!
Di Francesco Piccione

Una cosa che mi rammarica molto è il fatto che non è possibile controllare l'andamento delle cose in generale, in particolare del mercato audio. Tante volte da queste pagine abbiamo lanciato moniti,  avvertimenti, tuoni e fulmini, in relazione al veleno audio contenuto nei file MP3, ma con scarso successo. Tantissimi hanno continuato imperterriti ad affermare che un file compresso, in grado di ridurre le dimensioni di un file audio dell'ottanta per cento, suona ugualmente al file originale. Persino nei forum…. La mentalità corrente è questa e poco possiamo farci, anche perché le persone sono restie a leggere su questo argomento o se lo fanno sono convinti di leggere da fonti autorevoli sul tema, mentre non è così.
Allo scopo di attirare l'attenzione su questo fenomeno particolarmente grave, attivammo una raccolta di firme - ancora oggi attiva -
a favore dell'audio digitale non compresso, che pur raggiungendo un discreto numero di aderenti, non è che sia stata granché; ad ogni modo un piccolo successo. Nella sostanza, alle persone non interessa nulla al di fuori del proprio orticello, per cui l'unica arma di contrasto che possediamo è quella della divulgazione dei concetti legati alla riproduzione dell'audio di qualità.

Fatto sta che ormai l'MP3 è una realtà consolidata e quotidiana, fra giovani e meno giovani. Tanto da avere portato alla creazione dell'I-Pod, altro oggetto destinato a tutto tranne che alla riproduzione fedele della musica. A volte questi lettori vengono venduti a prezzi fantasmagorici, addirittura hi-end, segno inequivocabile dell'affermazione del mercato sulla qualità, del decadimento culturale sulla consapevolezza.
Questi eventi (internet, MP3 ed I-Pod) hanno contribuito ad accelerare velocemente la diffusione della musica in modo diverso da quello conosciuto sinora. Quello per cui siamo stati abituati per decenni (LP, CD, SACD, DVD, Blu-Ray Disc), ossia la musica contenuta in un supporto fisico, oltre agli accessori come il libretto informativo, la copertina, il tocco materiale ed il possesso dell'oggetto, tra non molto scomparirà per sempre.

Chi vi scrive ormai viaggia verso la soglia dei 46 anni, per cui apparterrei alla schiera di coloro che hanno vissuto e vivono l'alta fedeltà di qualità, legata ai supporti fisici prima descritti. Categoria che i giovani amano definire dei matusalemme. Psicologicamente dovrei essere lontano dalla schiera dei giovani che non hanno mai conosciuto LP, giovani abituati ad ascoltare la musica tramite PC con risibili e costose schede audio e diffusori adatti per l'auditorium dei pupazzi di pezza. Musica scaricata gratuitamente da internet. Difatti, nessun giovane tra i 20 ed i 30 anni, possiede musica acquistata da internet; qualche CD, in genere regalati. Figuratevi la fascia compresa tra i 15 ed i 20 anni…

Prescindendo da ciò, l'amaro viene dal fatto che quasi nessuno di questi è interessato all'alta fedeltà di qualità, quella da noi proposta. Anzi, pensano che i buoni impianti siano quelli presenti nelle auto di alcuni amici….Da diverso tempo abbiamo inaugurato la nostra newsletter. Ebbene,
gli iscritti sono nati tra il 1950 ed il 1976. Ciò la dice lunga sul futuro della diffusione della musica, che progressivamente si sposterà dal micronegozio specializzato a conduzione familiare della propria città, alle catene di distribuzione come Ricordi, Trony e MediaWorld, per finire alla vendita diretta tramite internet. Purtroppo, le cose nel tempo mutano; tutto cambia e si evolve, tutto si trasforma ed a tutto ciò non è possibile creare un argine. Ecco il mio rammarico. Mi rimane la forza della penna…. Pardon, della tastiera.

Dicevo della mia appartenenza al mondo audio classico, quello con la musica "toccata e letta".
E' anche vero però, che la creazione della rivista, grafica web, scarico dei file on-line, grafica pdf, sono gestiti da me.
Si tratta della prima rivista italiana audio specializzata in formato digitale pdf.
Pensate che la prima versione del libro "L'Alta fedeltà Esoterica" era scritta in DOS tramite il programma della IBM "Writing Assistant"; poi passai a Windows 3.x; successivamente sul finire degli anni Ottanta, passai al Mac, per poi ritornare per comodità a Windows 95, 98, Millennium ed XP. E qui mi sono fermato, poiché mi sono rotto le scatole di 'sto Bill Gate che ti costringe, tutte le volte che decide di cambiare sistema operativo, a cambiare tutto!


(Continua a pagina 2)

 

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