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Il terzo, riguarda la distribuzione di prodotti per le recensioni. Molti operatori italici sono piuttosto abitudinari, poiché si rivolgono ai soliti "soggetti" per la realizzazione delle recensioni, tralasciando tutti gli altri, senza fare alcuna selezione.
Con questi problemi, vengono favorite due categorie di informazioni antitetiche tra loro: quelle prive di fondamento e quelle "pilotate". Tale fatto indubbiamente danneggia l'altra informazione, quella diversa, seria, professionale, come HI-FIGUIDE ha dimostrato in tutti questi anni. Le persone, tendono a fare di ogni erba un fascio. I lettori ad esempio, sono stufi del modo di fare informazione delle riviste classiche, rifiutandosi di acquistarle e reperendo informazioni su internet, in ogni luogo. Certi operatori, invece, si preoccupano solo di applicare aumenti del prezzo di listino e di presentare i loro prodotti solo tramite alcuni mezzi di informazione. Tutto ciò con il tempo, ha portato all'attuale situazione di crisi qualitativa dell'informazione. Il facile reperimento di informazioni gratuite, ovviamente prive di inattendibilità, e l'atavico disgusto verso la lettura degli italiani in genere, hanno generato quella diffusa incapacità di distinzione tra qualità ed inadeguatezza.
L'entusiasmo smodato degli audiofili italiani per un certo tipo - scadente - di informazione, si contrappone alle critiche ingiuste e gratuite verso la corretta informazione. Abbiamo preso atto di questo stato di cose. La difesa della vera alta fedeltà, però, non potrà essere barattata a favore di un sentimento nazional-popolare volto a distruggere l'informazione specializzata, solo perché è la moda del momento. Chiunque volesse adattarsi a questo genere di persone, si renderà conto che non riceverà alcun tipo di sostengo, poiché costoro si sentono "invincibili" e che nessuno potrà mai avere ottime idee come le loro. Quasi tutti questi soggetti sono iscritti al club "gratis è bello". Mi chiedo costoro cosa facciano per vivere, per dare sostentamento alle loro famiglie, ammesso ne abbiano una e, soprattutto, come si comporterebbero qualora ad un certo punto si trovassero nella condizione di dover loro sottostare alle pretese imposte da altri? Risposta (Continua a pagina 2)
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