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GLI EDITORIALI | 2008

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EDITORIALI

2008

EDITORIALE N. 8/2008  1 | 2 | 3 

LA COMPRESSIONE DINAMICA
Di Francesco Piccione

Gli audiofili di lunga esperienza certamente si ricorderanno l'esistenza negli anni '70, primi anni '80, dei compressori/espansori di dinamica e soppressori di rumore e fruscio (DBX e Dolby fra tutti). All'epoca il problema principale era quello di sopprimere il fruscio ed il rumore di fondo delle cassette, dei registratori a bobina e degli LP; oltre ciò, la necessità per alcuni audiofili di comprimere e ripristinare la gamma dinamica. Questa veniva compressa per potere "entrare" nei supporti dell'epoca. Con l'avvento del digitale tale problema svanì.

Cos'è la dinamica e qual è lo scopo di comprimerla?
La musica dal vivo non amplificata, in particolare la musica sinfonica, è formata da suoni. Questi altro non sono che variazioni di onde acustiche di pressione e depressione che, propagandosi nell'aria, giungendo sino alle nostre orecchie, ci consentono il loro ascolto. Queste onde non sono tutte della stessa intensità o pressione acustica (e frequenza); anzi, la norma è la loro variabilità. Quando percepiamo un basso livello di pressione sonora, siamo in presenza di un piano, pianissimo orchestrale o di un sussurrato; nel caso inverso, il livello acustico percepito è alto, corrispondente quindi al forte o fortissimo orchestrale. Perciò la percezione della musica (di qualsiasi genere), è caratterizzata da un insieme di suoni che variano di intensità o pressione acustica, potendo variare dal pianissimo al fortissimo, passando per tante zone intermedie. La differenza tra i due estremi di pressione acustica, viene definita
gamma dinamica.

Nella musica sinfonica, contrariamente alla musica Pop e Rock dove tale fenomeno è limitato, la variazione molto accentuata della dinamica, è un elemento di espressione del messaggio musicale; questo può variare dal sussurrato fino ai fragorosi pieni orchestrali (fortissimo: chi può scappi…), come ad esempio accade nelle sinfonie di Mahler ed in tante altre sinfonie presenti nei CD test della Telarc.
La gamma dinamica è stabilita dall'autore del brano musicale; questa caratterizza il messaggio che l'autore ha voluto esprimere con la creazione del brano stesso. L'"Inno alla gioia" della Sinfonia n. 9 di Beethoven o l'"Alleluia" del Messiah di Handel, sono esempi significativi di impatto dinamico creato dall'autore con lo scopo

di trasmettere un preciso messaggio. Ancor più significativi sono l'impatto dinamico espresso da Mussorgsky in certi brani dei "Quadri di una esposizione" o nella "Sinfonia Fantastica" di Berlioz. Gli esempi potrebbero moltiplicarsi… Ne consegue che la compressione dinamica introduce una alterazione numerica in senso sottrattivo; tale fatto, costituisce una alterazione del messaggio musicale, alla stessa stregua della cancellazione della gamma bassa operata da sistemi di diffusori dalla ridotta banda passante.

Due sono i fattori che determinano la qualità della dinamica: il suo "immagazzinamento" nel supporto e la successiva riproduzione. Ancora oggi, la gamma dinamica degli strumenti a percussione, come la batteria, la grancassa ed i timpani, incisa nelle registrazioni spesso è inferiore a quella reale.
Per la ripresa del sussurrato e dei pieni orchestrali, occorre utilizzare strumenti di elevata qualità.
Innanzitutto i microfoni devono essere in grado seguire le più minute variazioni acustiche e non andare in tilt durante i fortissimo. Anche gli altri componenti presenti nella sala di registrazione (il mixer, i registratori, gli amplificatori, cavi,  diffusori, ecc.), devono essere di elevato livello qualitativo, in grado si accettare e sopportare una elevata gamma dinamica. La Telarc ad esempio, nei libretti di accompagnamento dei propri dischi, indica l'hardware utilizzato per la registrazione degli stessi. Sempre si tratta di pezzi da 90….

In passato, quando c'erano le cassette, le bobine, il vinile, l'immagazzinamento della dinamica era un problema serio. Oggi, in piena era digitale, in particolare con il SACD, il DVD-Audio e, soprattutto con il nuovo Blu-Ray Disc, tale problema non esiste più, se non nell'hardware. La gamma dinamica che un disco a lettura ottica è in grado di immagazzinare, va da un minimo di 90 dB del CD ad un massimo di 120 dB circa. Valori immensi se rapportati ai 50/60 dB circa del vinile e del nastro a bobina (con soppressori di fruscio e riduttori/espansori di dinamica): da qui la necessità della compressione. Il sistema digitale permette l'immagazzinamento di valori comparabili alla


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