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LA LENTA AGONIA DELL'AUDIO DI QUALITA': L'I-POD Di Francesco Piccione
L'evento più eclatante dell'anno appena trascorso è l'avvento dei lettori I-Pod dal costo rilevante. Gli I-Pod sono lettori digitali di file audio registrati nel formato MP3. Il file mp3, come detto in diverse circostanze, è un file audio digitale compresso, con perdite di dati fino all'88%. Ciò significa che i files registrati in mp3 contengono solo il 12% dell'audio originale presente ad esempio nel corrispondente file audio CD.
I primi lettori di HFG, certamente ricorderanno che questa rivista si è sempre impegnata nella tutela dell'integrità dell'audio digitale, promovendo sin dall'inizio la raccolta di firme "A favore dell'audio digitale non compresso". La questione non è di quelle da prendere a cuor leggero, perché, pur utilizzando i migliori algoritmi di compressione e decompressione, il file mp3 possiede un audio di cattiva qualità. Anche se ciò non è riscontrabile con un normalissimo impianto hifi, si riscontra facilmente con un buon impianto esoterico, soprattutto se dotato di diffusori con gli estremi gamma particolarmente estesi.
L'I-POD, inoltre, favorisce ulteriormente la diffusione della musica attraverso internet, con gravi danni agli autori ed alle case discografiche. Milioni di persone scaricano 24 ore su 24 musica gratis! La conseguenza potrebbe essere in futuro, l'inutilità di registrare la musica su supporti idonei, con ripercussioni immediate sulle prestazioni sonore e l'innalzamento del costo dei supporti registrati. Il fatto che la massa delle persone siano sorde alla qualità si avrà una perdita irreparabile del concetto di qualità. Da poco tempo noi di HFG siamo stati testimoni di un evento importante in fatto di masterizzazione digitale, i cui risultati saranno resi noti al termine delle nostre indagini. Qui posso anticiparvi che per il conseguimento dell'audio di qualità occorre che le case discografiche continuino a produrre buone registrazioni, in LP, CD, SACD, DVD-Audio e in qualsiasi altro supporto si delinei nel prossimo futuro. Per risolvere definitivamente la crisi di vendite, le case discografiche dovrebbero impegnarsi a registrare in alta definizione in modo da rendere chiaro e lampante a chiunque -
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