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GLI EDITORIALI | 2007

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EDITORIALI

2007  

EDITORIALE N. 8/2007  1 | 2 | 3

IL VENTICINQUESIMO ANNO DEL
COMPACT DISC
Di Francesco Piccione

Il mese di Agosto il CD ha compiuto 25 anni. Sembra l'altro ieri ma è passato un bel po' di tempo. Difatti in tutto questo tempo ci siamo accorti che il digitale, contrariamente a quanto dichiarato all'epoca della sua presentazione, non è un sistema perfetto. Abbiamo appreso col tempo quali erano i difetti e cercato di porre rimedio. In particolare, la nostra attenzione si è rivolta alla meccanica digitale: questa presenta gli stessi problemi che possiede il giradischi analogico. Per tanti anni, pensando alla sua dichiarata perfezione, è stato trascurato il suo sviluppo, tanto che sono pochissimi i lettori digitali dotati di meccaniche di lettura immuni da vibrazioni e risonanze.

Appurato l'esistenza del problema e la conseguente necessità di porre rimedio, noi di HFG abbiamo contribuito a dimostrare che
anche i lettori digitali devono essere progettati e costruiti come se fossero dei giradischi analogici. Lo abbiamo dimostrato con la pubblicazione di articoli che trattano il tema della "lotta alle vibrazioni e risonanze" e con la realizzazione di un supporto smorzato ad aria da sistemare sotto i lettori digitali, ma adatto anche per le elettroniche audio. E lo abbiamo nuovamente dimostrato in occasione del test del lettore digitale a cui abbiamo dedicato la copertina di HI-FIGUIDE di questo mese.

Attorno all'anno 2000 circa è nato il
Digitale ad Alta Risoluzione.
Si tratta di due sistemi tra loro concorrenti, che tramite la riduzione dimensionale del raggio laser, si propongono entro i classici 12 cm di diametro del disco argentato, di aumentare il numero di bit per un'ora di musica: alta risoluzione, appunto.
Il risultato è eccezionale ed il suono dei due sistemi,
il Super Audio CD e il DVD Audio, è ricco di armonici, esteso negli estremi gamma, ma soprattutto privo degli isterismi che spesso accompagnano la lettura del CD. Il trucco risiede ancora una volta nella tecnica e di conseguenza nelle leggi della Fisica. Se prima con il CD occorrevano 640 milioni di bit per un'ora di musica, con il digitale ad alta risoluzione di bit ne occorrono all'incirca 4 miliardi.

Da qualche anno si parla dell'avvento del Blue Ray Disc, in particolare per il settore video.
Non si tratta di un supporto qualunque, ma dell'ulteriore sviluppo del digitale, poiché teoricamente con questo sistema è possibile creare un'ora di musica con all'incirca
25 miliardi di bit… Sarebbe l'affermazione della superiorità del digitale nella musica… ed il traguardo della ricerca tecnologica applicata alla qualità della riproduzione musicale.

L'avvento del CD ha segnato, quindi, una rivoluzione.
All'inizio il suono del CD non era piacevole. Con il tempo, con il progredire della tecnica e dell'esperienza degli uomini, il CD ha cominciato a suonare meglio, raggiungendo e superando in alcuni casi il suono dell'analogico, ad esempio in gamma bassa, solida ed articolata.
La caratteristica positiva del digitale è soprattutto la sua
indistruttibilità: a meno di distruggere volutamente il supporto su cui è registrato il segnale audio, potete ascoltare la vostra musica preferita senza alterazioni, milioni di volte. E' la caratteristica che adoro.
I pregi connessi sono la
mancanza del fruscio ed in particolare dei tic e toc, problemi insiti nell'LP. Chi possiede grandi sistemi di diffusione del suono, è a conoscenza che certi toc sembrano delle cannonate…. L'idea della inalterabilità non solo piace ma permette l'ascolto della propria musica preferita senza sgradite sorprese. Adesso, con l'avvento del digitale ad alta risoluzione, è migliorato notevolmente il nostro rapporto con la riproduzione musicale, attuando in tal senso un deciso progresso.

In 25 anni, in definitiva, il digitale ha fatto molta strada.
C'è un però ed è un fatto grave da non sottovalutare. Con l'avvento dei file MP3, la musica ormai circola gratuitamente su internet. Questo fatto danneggia innegabilmente il mercato della musica sotto diversi aspetti. A parte la perdita di guadagno degli autori (controbilanciata da una maggiore pubblicità delle loro opere), occorre guardare con attenzione un fatto specifico: l'inutilità di sviluppare supporti musicali ad alta risoluzione e tecniche di registrazione migliori per mancanza di un rientro economico degli investimenti.     


(Continua a pagina 2)

 

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