HI-FIGUIDE | Guida italiana all'alta fedeltà esoterica ed hi-end internazionale | Rivista di approfondimento sui temi audio
E-Copmmerce | Acquista | E-Shopping Home Web Edition | Indice On-Line Progetto Servizi Chi siamo Registrazione Newsletter | No Spam! Invia posta Tutto HFG!

GLI EDITORIALI | 2007

Cerca

EDITORIALI

2007

EDITORIALE N. 6/2007  1 | 2 

LO STANDARD MINIMO®
Di Francesco Piccione

Non vorrei sembrare un presuntuoso a tutti i costi. Già me ne dicono di tutti i colori… Fatto sta è che se vi è stato in questi ultimi 8 anni, da quando è comparsa HFG, qualcosa di nuovo nel panorama dell'informazione audio, questo è senza dubbio lo Standard Minimo, o altrimenti denominato S/M o Minimum Standard Approved. Un'idea mia… Difatti il nostro ritorno ha suscitato parecchio clamore: parlano di noi nei forum ed altre parti; molti audiofili alla notizia del nostro ritorno sono stati ricoverati in preda al delirio; sono ritornati dopo anni di silenzio ad insultarmi. Ciò vuol dire che siamo riusciti a smuovere le acque ed a suscitare reazioni positive e negative, come è giusto che sia ogniqualvolta accade qualcosa di valido. Tanto che si preoccupano immediatamente di lanciare frecciatine nei nostri riguardi. Io non me ne preoccupo perché è sin dal 1999 che affermo che le dirette concorrenti di HFG sono: due riviste americane, una francese, una inglese ed una giapponese.

Portavoce indiscusso del nostro successo è lo S/M.

Il ragionamento su cui si basa la sua genesi è questo
: come faccio a distinguere tra due prodotti audio entrambi definiti hi-fi, quello migliore o il più adatto a riprodurre fedelmente la musica?
La domanda sembrerebbe banale e spesso di facile soluzione; in realtà tutte le elettroniche che si occupano della riproduzione della musica sono definite hi-fi, ossia ad alta fedeltà. Poche però sono in grado di riprodurre correttamente la musica. Chi non è un vero esperto, ad esempio, potrebbe affermare che la scheda audio di un Pc, semplicemente perché è definita hi-fi, è adatta per la riproduzione fedele della musica. Un altro esempio clamoroso è dato dalla sopravvalutazione dei minidiffusori: essendo definiti hi-fi, sono considerati da molti anche troppi audiofili, adatti per una riproduzione fedele della musica.

Il concetto di Standard Minimo cerca di superare questo problema, innanzitutto mediante l'ausilio del concetto di
destinazione d'uso.
Ad esempio: la scheda audio del Pc, per quanto qualitativamente possa essere ben fatta e costosa, serve ad altro, non alla riproduzione fedele della musica, ma all'ascolto della musica tramite il Pc. Il ragionamento non fa una grinza e

permette di comprendere perché vi sono elettroniche audio che costano anche decine di migliaia di euro.
Un altro esempio lo possiamo attingere esaminando le elettroniche audio vendute nei grossi centri commerciali. Anche queste sono hifi e si occupano di riprodurre la musica. Perché non dovrebbero essere di buona qualità? Semplicemente perché sono prodotti commerciali di basso costo e largo consumo, destinati ad un largo pubblico, più simili agli elettrodomestici che a prodotti audio di qualità. Inutile anche dire: "però alcuni suonano bene", perché chi lo afferma o mente spudoratamente oppure non conosce la vera alta fedeltà ed il suono degli strumenti dal vivo.

Man mano che si alza di livello, lo Standard Minimo applica concetti sempre più complessi - o la semplice destinazione d'uso - per discriminare i prodotti non idonei da quelli idonei per la riproduzione musicale di alta qualità. Ad esempio: se un grosso marchio commerciale decide di costruire un lettore digitale dal costo di 1.000,00 euro, questo potrebbe essere di alta qualità? Assolutamente no, perché il costruttore commerciale non possiede le conoscenze adatte per realizzare un prodotto
audiophile oriented, ossia un prodotto audio di alta qualità. Potrebbe anche essere costruito meglio di molti prodotti cantinari esoterici di identico prezzo, ma ciò in questo specifico caso non è un fatto determinante ai fini della qualità del suono. Discorso macchinoso ma risolutivo ed in pratica dice che se volete fare un buon impianto audio, acquistate prodotti audiophile oriented

Lo Standard Minimo è molto selettivo nei confronti dei prodotti scadenti e degli specchietti per le allodole, ma non lo è contro i
buoni apparecchi del passato, che spesso sono nettamente migliori di tantissimi nuovi, a causa di diversi fattori commerciali ed economici (da qui nasce la difesa dell'alta fedeltà pura a prescindere dall'età dei prodotti, contro il consumismo sfrenato); né privilegia determinate tecnologie o la nazionalità di provenienza dei prodotti.

Lo S/M è un meccanismo preciso che funziona, non privo di difetti, aspramente criticato (dagli esclusi soprattutto) e molto amato dai veri


(Continua a pagina 2)

 

All Rights Reserved ® Copyright © | Francesco Piccione | 1998/2013