|
|
|
|
|
|
CARLO RACANO TITOLARE R&C AUDIO ENGINEERING Di Massimo Bianchi Data Pubblicazione Originaria 11/07/2002
PREMESSA
Conosco il sig. Racano da ormai diversi anni credo intorno al 1997, quando dovendo affrontare il problema del "Cablaggio dell'impianto" iniziai a documentarmi un po'. Credo che quando si incomincia a parlare di cavi, se ne sentano di tutti i colori, e lo scetticismo in questo campo (quello dei cavi, appunto) sia qualcosa di radicato. Io per primo ostento sempre molti dubbi (diciamo che parto sempre un po' prevenuto) quando mi si chiede di fare un "Ascolto" comparativo tra una o più coppie di cavi.
Eppure mi è capitato più volte di scoprire che vi sono differenze soniche tra un cavo e l'altro, ma è più forte di me, all'ennesima prova d'ascolto, mi propongo sempre con sfiducia :"Tanto non mi accorgerò di niente", invece la sorpresa accade quasi sempre, sia nel bene che nel male s'intende! Dopo molti anni di militanza nel settore audio e con molte prove pratiche, posso assicurarvi che un buon cablaggio del "Sistema Hi Fi" può far fare quel salto di qualità all'impianto da lasciarvi sbigottiti. Si dico sbigottiti perché molto spesso neanche la più rosea delle aspettative si sarebbe avvicinata al risultato vero e proprio, e noi rimaniamo lì, sulla nostra poltrona…increduli!
Certo un buon cablaggio deve essere comunque sempre rapportato allo standard del sistema in questione. Se non siamo appagati o soddisfatti sonicamente da quello che ascoltiamo dalla nostra catena HIFI, scordiamoci di aggiustare il tutto con l'acquisto di questo o quel cavo!!!!
L'inserimento di un "buon cavo", potrebbe essere raffigurato come la famosa "Ciliegina sulla torta" dove questa benedetta torta, rimane squisita anche senza la ciliegina. Il problema dei cavi di qualità, è che molto spesso il loro prezzo, è analogo a quello di una elettronica, e salvo rare eccezioni non è per nulla giustificato. Un buon cavo deve avere comunque delle caratteristiche costruttive ben precise, delle quali non possiamo non prescindere, per valutare la bontà di quelli che si hanno
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
attualmente montati tra le nostre elettroniche o diffusori, o di quelli che andremo ad acquistare.
La prova finale chiaramente deve essere (quando si può) l'inserimento e l'ascolto nella propria "Catena", e come si dice: "Se ti piace, ti piace!" ma HFG non può permettersi tale filosofia (assolutamente soggettiva!), anche noi facciamo lunghe sedute d'ascolto che vengono effettuate secondo regole ben precise:" non parlare dell'aspetto sonico finché non conosci bene il prodotto!!" *(e questo può accadere dopo molto tempo…).
IL NOSTRO COLLOQUIO
Massimo Bianchi (HFG) Carlo, sei pronto per dare delle risposte esaurienti, e a soddisfare la voglia di sapere dei lettori di HFG?
Carlo Racano (R&C) Cominciamo.
HFG Da quanti anni la tua azienda "Artigianale" è presente sul mercato?
R&C La mia azienda opera sul mercato italiano dal 1995, come pure sul mercato tedesco.
HFG Spiega ai lettori come realizzi materialmente i tuoi cavi, e su quali principi si basano le tue scelte per la realizzazione degli stessi.
R&C I cavi che costruisco vengono realizzati completamente a mano poiché, utilizzando delle geometrie complesse, non sono realizzabili da macchinari, se non a prezzi elevatissimi; inoltre, la costruzione manuale permette anche un controllo totale in ogni fase della lavorazione, contenendo così le tolleranze a livelli bassissimi e i trefoli sono compattati ad un livello ottimale qualunque sia la lunghezza del cavo; al contrario, con la produzione a mezzo di macchinari si rischierebbe di non compattarli a sufficienza al fine di non rischiare di rompere i fili che potrebbero causare l'arresto della produzione. Sono diversi i principi che portano alla realizzazione dei cavi R&C: in sintesi possiamo (Continua a pagina 2)
|
|
|
|
|
|