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LETTORE DIGITALE INTEGRATO > North Star Sapphire SACD Player

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DIGITALE
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North Star
Sapphire SACD Player

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NORTH STAR SAPPHIRE SACD PLAYER

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FOTO
Un momento della prima fase di ascolto: l'inserimento di materiale smorzante sopra il lettore e posizionamento su nuovi punti di appoggio.

Precedente

due: la spazialità e la discesa verso il basso profondo, sotto i 30 Hz.

A confronto, l'immagine spaziale del formato CD offerta dal North Star Sapphire SACD Player, sembra più piccola.
Occorre considerare il fatto che il Denon possiede il circuito Advanced AL 24 Processing, in grado di ricampionare il CD ad un livello molto simile al SACD e DVD-Audio. Pertanto è chiaro che l'immagine sia più grande nel Denon. Il North Star però possiede un controllo maggiore su tutto lo spettro delle frequenze. Per cui è anche più contrastato, quindi più ricco di particolari. Ecco che con il tempo, si nota che la spazialità non è più piccola, ma semplicemente aderente a quella impressa nella registrazione. Inoltre, è più facile scorgere all'interno dell'immagine sonora, più strumenti rispetto al Denon, proprio per la caratteristica prima evidenziata.

La discesa in gamma bassa è un po' più controversa.
L'emissione delle basse frequenze di un lettore è strettamente collegata anche alla sua mole. Un lettore pesante e ben progettato è in grado di offrire maggiore solidità e profondità alla gamma bassa. Il North Star Sapphire SACD Player, in effetti sembra fermare la discesa in basso leggermente prima rispetto al Denon. Però il North Star è dotato di un maggiore controllo rispetto al Denon. Di conseguenza, potrebbe essere che il Denon scenda maggiormente verso il basso profondo, mi riferisco sotto i 30 Hz (per cui fuori dai parametri di giudiziose del 99% degli audiofili e recensori), in virtù di un minore controllo che ne permette il cosiddetto "allungamento" verso il basso profondo. Su questo parametro sono ancora indeciso, in virtù del fatto che non ho ancora ascoltato il North Star in estate, con temperature più consone per la liberazione dei gruppi meccanici dai diversi attriti e limiti imposti dalle basse temperature ambientali. Inoltre, il periodo di rodaggio non si è concluso, anche se è in stato avanzato, per cui è lecito aspettarsi piccoli affinamenti. Pertanto, rinvio ad altra data la valutazione definitiva.

Per il resto il Denon non regge al confronto, per le caratteristiche innovative prima descritte, possedute dal North Star. Spero un giorno di imbattermi in un lettore ancora più performante, anche per apprezzare i miglioramenti esibiti dal mio sistema di diffusione del suono. Chissà come suonano alcuni nuovi lettori decisamente più costosi di questo!

Con l'ascolto del CD Act di Rigmor Gustafsson, "Close to you", il North Star dona alla riproduzione un maggior senso di realismo, una migliorata capacità di estrapolazione dei particolare ed una superiore qualità materializzante della voce della cantante. La risposta sulle altissime è identica al riferimento, ma decisamente più naturale e meno affetta da isterismi. Addirittura con questo CD, si mette in evidenza una sorta di timbro elettronico del suono Denon in questa gamma, prima mai notata, proprio perché non evidenziata. All'atto pratico, il North Star migliora la qualità di questa registrazione, rendendola più naturale, contrariamente al Denon che la indurisce un poco. La spazialità non è allo stesso livello del Denon, ma si notano molti più strumenti in un palcoscenico sonoro pur sempre ampio e dilatato nelle tre direzioni.
Con il brano n. 5 "I'll never fall in love again" la differenza con il riferimento si amplia. La qualità della voce e la musicalità sono un avanzamento chiaro dei precedenti parametri audiofili. La Gustafsson si conferma una meravigliosa femmina canterina, dotata di impareggiabili armi deduttive, decisamente più erotica che in precedenza. Si tratta da questo punto di vista di un lettore molto hard rispetto al precedente riferimento, in grado di riscrivere nuovi standard in fatto di riproduzione della voce. Il pianoforte è uno strumento che esce fuori con una timbrica molto veritiera ed anche in questo caso, si rimane sorpresi del miglioramento del precedente riferimento.

Incredibile è stato l'ascolto di un CD che da anni utilizzo come riferimento: "Playing my game" di Lene Marlin.
La differenza è tale che sembra un altro disco. Innanzitutto, i brani 1 e 3, vengono restituiti come se non fossero mai stati il simbolo della crisi del digitale quando è mal registrato: irriconoscibili, sembrano perfetti. In precedenza tutti i lettori dimostravano una idiosincrasia più o meno accentuata nella lettura dei due brani. Per il North Star è stata un'autentica passeggiata. Nella famigerata traccia 5 "The way we are" il succo delle prestazioni del North Star. Come il Denon, la voce viene smagrita dall'effetto eco, ma il brano viene riproposto in modo diverso, decisamente più completo che in precedenza. Un maggiore senso di realismo pervade adesso la registrazione, unito però al fatto che non si tratta di una buona registrazione: e di questo ne siamo al corrente.
Anche in questo caso, i brani che solitamente utilizzo per effettuare confronti o per il controllo della messa a punto dei diversi impianti, ossia le tracce 2, 4 e 10, vengono riprodotti in modo diverso rispetto al precedente riferimento, migliore. Il basso immanente ad esempio, che caratterizza la traccia 10 "A place nearby", è più controllato e ricco di armonici e sfumature, mantenendo intatta la capacità di spandersi nell'aria, esattamente come farebbe nella realtà. La potenza è persino maggiore, per cui è più facile che in precedenza, far vibrare il solaio. La vibrazione del solaio, però, avviene in misura minore, a causa del notevole controllo delle basse frequenze: potenti ma controllati. Anche il timbro del basso è reso diversamente che in precedenza, ancora più naturale. Si tratta di un basso elettrico. Ebbene il timbro è proprio del basso elettrico con quelle corrugature tipiche che lo fanno sembrare una sorta di contrabbasso. La discesa verso il basso profondo avviene in modo maggiormente controllato rispetto al riferimento, con una pulizia e ricchezza di armonici, veramente unica.
La gran cassa si rivela una grande sorpresa: l'immanenza è identica, ma la sua potenza è decisamente maggiore, che unita alle piccole variazioni di pressione del pedale tra un colpo ed il successivo, la rendono incredibilmente veritiera e suggestiva. Indubbiamente una prestazione migliore rispetto al precedente riferimento.
La voce di Lene Marlin è nettamente migliore e da non crederci: sembra qui davanti a me! Anche in precedenza lo era, ma adesso è palpabile. Sento persino la morbidezza delle sue tette…. Il CD lo potete trovare a 10,00 euro alla Feltrinelli: acquistatelo anche se è un genere che non vi alletta.

Il CD di Viktoria Tolstoy, "Shining on you", della ACT è irriconoscibile.
Il brano n. 4, "Love is real" è il termometro del cambiamento. Sembra che ci siano altri strumenti musicali, tanta è la ricchezza dei particolari e timbrica. Persino l'interpretazione è differente. Ancora più bella e romantica la voce della Tolstoy; contrariamente al riferimento precedente, non è più limitata a causa della qualità della registrazione, non all'altezza delle migliori in mio possesso. Con la maggiore capacità di lettura di questo lettore, si ode una voce veramente naturale, come se non esistesse una registrazione, decisamente migliore che in precedenza. Forse questo disco presenta dei problemi di lettura maggiori rispetto agli altri dischi, magari a causa di uno stampaggio un po' economico: non riesco a spiegare in altro modo il suo drastico miglioramento. Questo lettore tratta la tecnica della musica e la stessa in modo diverso da quanto sinora ascoltato.

L'ascolto del CD "The best of…" di Laura Pausini, in particolare il brano 11 "In assenza di te", a distanza di tanti anni continua a stupirmi! Si tratta di una registrazione Pop, con le classiche durezze tipiche di queste registrazioni, non certo all'altezza di altri generi musicali. Ebbene questo lettore fa venire i brividi all'ascolto della voce, ancor più veritiera; priva di quegli evidenti effetti elettronici che tanto vanno di moda, si materializza fisicamente nella sala di ascolto. E' passionale, struggente ed emozionata, dal timbro caldo e trasparente al contempo. La musicalità è tale che spesso si ottiene un timbro suadente e delicato. La commozione si impadronisce di me inaspettatamente quando, nella strofa finale, a causa dell'assenza dell'amato, la voce viene riproposta veritiera come mai, con malinconia, mista a rabbia ed amarezza. Da non credere!
La voce opera in un contesto orchestrale di estrema veridicità dove il senso del ritmo sprizza gioia da tutti i pori…. La potenza del messaggio sonoro è indubbiamente maggiore rispetto al riferimento, rendendo maggiormente realistico l'evento: il mio sistema, sembra caricato a tromba…. L'immagine è ampia nelle tre direzioni e non fa rimpiangere l'AL 24. Gli attacchi ed i rilasci straordinariamente ritmati e controllati, contribuiscono ad una creazione del senso del ritmo mai espresso sino a quel momento.
La gamma bassa è presente, dinamica e violenta, in aderenza alla qualità della registrazione. Il North Star, nonostante la quantità impressionante di microdettaglio, riesce a fare suonare il CD mitigando tutte le sue asprezze ed indurimenti, tanto da rendere appetitosi anche tutti gli altri brani, notoriamente non all'altezza del n. 11.

La prova del nove si ottiene con Britney Spears.
La qualità già elevata della registrazione del CD "Oops!… I did it again", viene ancor più esaltata. Il Sapphire riesce a liberare il disco dalle poche percepibili durezze di cui è affetto, incrementando notevolmente il livello del dettaglio e degli armonici.

Con il North Star Sapphire SACD Player, è possibile persino ascoltare il primo Carmina Burana ad un volume adatto per potere ascoltare in modo intelligibile il successivo piano orchestrale. Il fastidio creato dal coro di urlatori a squarciagola è stato completamente rimosso e la registrazione è…. ottima! Stesso effetto anche per la successiva versione in DSD.

L'altro disco con cui è possibile saggiare la qualità di questo lettore è "Pini di Roma" di Ottorino Respighi, sempre della Telarc, edito nel 1985. Il brano iniziale è una bordata di alte frequenze, in grado di trapanare qualsiasi timpano, se si possiede un impianto non limitato nelle alte frequenze. Per cui generalmente lo ascoltavo ad un volume più basso, per poi aumentarlo al brano successivo. Adesso è possibile ascoltarlo allo stesso livello di volume adatto per l'ascolto dei brani successivi, in santa pace, senza preoccuparsi del livello del volume. Ho scoperto, che alcuni passaggi possiedono una dinamica strepitosa per l'età della registrazione, facendomi assaporare una delle pagine musicali più belle di Ottorino Respighi, con una potenza sonora degna delle migliori grandi orchestre sinfoniche. Fantastico!

A questo punto, decido di saggiare un disco che utilizzo per fare conoscere il mio sistema ai nuovi visitatori.
Questo è in grado di restituire le voci esattamente come sono, mettendo in evidenza la differenza tra cantanti e menestrelli. Il disco non è registrato bene, ma nessuno riesce a riconoscere le due cantanti. Inoltre, spesso riesce difficile scorgere chi delle due sta facendo l'assolo. E' stata una delle prime cose che ho fatto quando ho scoperto l'errore di lettura di Britney. Metto quindi il CD nel lettore, seleziono il brano 8 ed ascolto nel più religioso silenzio, dopo circa tre ore di utilizzo dell'impianto. Beh… mica male. Le due voci sono decisamente più realistiche e si nota senza fatica, chi delle due sta cantando da sola e se viene sostituita o meno dall'altra nel brano successivo. La qualità della registrazione rimane grosso modo la stessa; quella che cambia è la migliore capacità di lettura, unita ad una totale separazione dei canali. Le due sorelle cantano come due star della musica Jazz. Di chi parlo? Di Paola e Chiara, CD "Festival", Sony Music, 2002. Il brano è il n. 8 "Comin' around". Ascoltatelo.

Se le prime due caratteristiche balzano subito in evidenza, ve ne sono altre tre che si notano con il tempo.
Dalla lettura delle prestazioni, qualcuno potrebbe pensare che al contrario, il lettore mostra dei limiti, che potrebbero essere definiti come arrotondamenti ed aggettivi similari. Non è così! Il lettore è molto trasparente con un bilanciamento timbrico neutrale. La sua bassissima distorsione ha messo in evidenza quella pur minima presente negli altri lettori digitali.

Questi fattori, lo fanno apparire come un lettore piuttosto tranquillo, che pensa soprattutto alla musica. L'assenza di distorsione è tale che per un certo periodo ho persino perso la cognizione della posizione del volume. Mi spiego: tanti preamplificatori hanno degli scatti o tacche di riferimento nel controllo del volume. Di conseguenza, abitualmente si posiziona il volume in un determinato punto e lo si regola attorno a questo, sulla scorta del livello di registrazione del disco. Il volume dell'Aloia PST 11.01i non ha riferimenti e, per giunta, è telecomandabile. Di conseguenza, sedendomi nella poltrona, regolavo il volume sulla base della mia sensazione uditiva. Se il disco inizia con un brano con pressione acustica elevata, allora mi veniva facile trovare la giusta regolazione; ma non sempre in modo immediato. Se invece, si partiva con un piano orchestrale, allora quasi sempre mi sono trovato con il volume regolato ad un livello più alto del solito, catapultando dalla poltrona appena arrivava un pieno orchestrale.

La distorsione praticamente assente, unita alla superiore capacità di lettura, gli permette di suonare in modo perfettamente distinguibile anche a basso livello di ascolto.
Si tratta di un fatto che sinora non ho riscontrato in nessun lettore digitale; questa capacità di suonare anche a basso livello di ascolto, è una fonte di alterazione del proprio giudizio. Il fatto di suonare così bene a basso volume, confonde l'ascoltatore. A basso volume molti parametri audiofili vengono ridimensionati. D'altronde a basso volume le cose vanno in questo modo. Un conto, però, che si ha la consapevolezza di ascoltare al giusto livello di pressione acustica, altro fatto è quando non la si ha, perché la musica si ascolta benissimo. Andando a verificare la posizione della manopola, notavo che si trovava ad un livello insolitamente basso per il mio impianto. Alzando il volume, notavo che il suono migliorava incredibilmente. Ho ascoltato senza limitazioni apparenti ad un volume molto più basso del solito, senza rendermene conto. Anche nella Sala Cotzia, tale fatto si è ripetuto, segno che non dipendeva dalla notevole efficienza del mio sistema, ma dal lettore.

L'altra subdola caratteristica l'ho appena enunciata.
Questo lettore ha una enorme capacità di suonare a bassissimo livello di ascolto. Il pianissimo diventa maggiormente percepibile ad un livello inferiore che in precedenza. Ecco perché tendevo ad aumentare il volume…. In questo modo, il lettore è in grado di mettere in evidenza la grande gamma dinamica che il digitale possiede rispetto all'analogico. Mi sono trovato, in molti brani sinfonici ad apprezzare i pianissimo ed a scoprire subito dopo un rabbioso pieno orchestrale: mica male per un oggetto dal peso inferiore rispetto al Denon DCD 2000 AE. La dinamica è un altro punto di forza: questo è il primo lettore digitale che mette in evidenza la sua esistenza, rendendo il suono vivo e realistico.

Poiché la distorsione è inesistente ed il lettore è ben congegnato, dovete vedere di che pieno orchestrale si tratta. E' "potentemente sostenuto". Se non si è presenti non si ha un'idea precisa della sua portata. Potentemente sostenuto significa che il pieno avanza verso di voi con notevole potenza, piena potenza dalle bassissime frequenze fino alle altissime, senza mettere da parte niente. Sembra un muro di acqua alto 5 metri che vi investe, senza farvi spostare dal divano. Sarei curioso di vedere alcune facce…. L'occasione si è presentata nel corso di numerosi ascolti con audiofili, incuriositi di conoscere questo lettore: sembrano folgorati sulla via di Damasco…. ma anche divertiti!

Ho appena evidenziato un'altra qualità: "senza mettere da parte niente".
In pratica, questo lettore mette in evidenza ogni minuto particolare, tutti i particolari, una montagna di particolari. Ce ne sono talmente tanti, che per diverse settimane ho fatto fatica a starci dietro, a voltarmi tutte le volte che spuntava uno strumento musicale, provenienti persino dalle mie spalle. Facevano a cazzotti per primeggiare l'uno sull'altro. Una marea di strumenti, mai visti tutti insieme. Anche quando si trattava di un trio jazz, tutti e tre suonavano contemporaneamente (perché che dovrebbero fare?), ma mettendosi in mostra contemporaneamente. Mentre il contrabbassista fa un colpo di corda, contemporaneamente il pianista suona la nota ed altrettanto contemporaneamente il batterista picchia sul piatto; nel frattempo il bassista contrasta con un'altra nota, a sua volta presa e passata dal pianoforte, il quale allunga sul piatto… sembra una partita di calcio! Tutto questo mettere in evidenza tutti gli strumenti musicali, nota per nota, all'inizio mi distoglieva dall'ascolto dell'insieme orchestrale, incuriosito da tutti i nuovi particolari presenti nel brano. Questo dettaglio non è però né iperdettaglio, né tanto meno mancanza di naturalezza. Il lettore non aggiunge nulla a ciò che è contenuto nella registrazione. Difatti, abituatomi a questo naturale dettaglio, guai ad ascoltare con un altro lettore: sembrano vuoti! Dopo diverse settimane, finalmente sono riuscito seguire l'insieme orchestrale, ricco di dettaglio naturale, riuscendo anche a regolare il volume in modo corretto, ed a godermi finalmente in pace la musica. Il mio sistema sensitivo si è regolato sul nuovo bassissimo livello di distorsione, permettendomi la giusta regolazione del volume con il telecomando già dopo i primi secondi!

Tutte queste caratteristiche appena espresse, ne creano una di cui il lettore fissa nuovi standard nello Stato dell'Arte: il senso del ritmo!
La naturalezza, la materializzazione della voce, il dettaglio, l'assenza di distorsione, portano il lettore ad una velocità di esecuzione record, unita ad un controllo eccezionale. Tale fatto lo porta naturalmente a fornire uno spiccato senso del ritmo, una capacità superiore a seguire il naturale e veloce fluire delle note musicali, in modo talmente convincente che in diverse occasioni mi sono commosso all'inverosimile. Un Senso del Ritmo allo Stato dell'Arte, come mai finora avevo ascoltato.

I PARAMETRI AUDIOFILI

Estrinsecate le caratteristiche principali che permettono a questo lettore di fissare nuovi standard del suono digitale, nella riproduzione della musica e delle voci, passo a descrivere il suo comportamento sotto l'aspetto dei parametri audiofili, in modo da aiutarvi nella maggiore comprensione di questo lettore, anche se non lo avete ascoltato. Mi raccomando di accertarvi, qualora ne abbiate l'occasione, la misura del rodaggio e del livello del volume. In particolare in quest'ultimo parametro, meglio valutare l'apparecchio ad un livello medio/alto di pressione acustica, per evitare di impantanarvi nella sua capacità di suonare pianissimo, senza farlo notare.

Nella descrizione preferisco iniziare con le differenze, chiamiamole in "negativo" con il mio precedente lettore di riferimento: il Denon DCD 2000 AE. Queste sono

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