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LA NOSTRA ANALISI TANNOY WESTMINSTER Sistemi di diffusori interamente a Tromba L'inno alla Fisica Di Francesco Piccione
Rubrica all'insegna della attenta analisi dei sistemi di altoparlanti, in modo da metterne a fuoco caratteristiche positive e/o negative. Francesco S. Piccione, con un linguaggio semplice ed alla portata di tutti, vi guiderà nel mondo della progettazione dei diffusori, mettendo in risalto le caratteristiche che contraddistinguono la costruzione dei diversi diffusori, evidenziando quelli di ottima qualità, idonei per una corretta riproduzione sonora. Non è, quindi, detto che il diffusore sotto analisi sia per forza ottimo.… Questo mese tratteremo dei diffusori Tannoy Westminster.
PREMESSA
Iniziamo con questo articolo l'analisi dei diffusori oggetto della mia personale ricerca nello studio della progettazione dei sistemi di diffusione del suono di alto livello. Con i suoi 103 centimetri di larghezza, 130 in altezza, 64 di profondità, circa 75 Kg di peso e 521 litri di cubatura, le Tannoy Westminster non sono certo dei minidiffusori. Si tratta di diffusori imponenti che richiedono per lo spostamento tre robusti giovanotti.
I Tannoy Westminster, infatti, come vedremo nel prosieguo della lettura di questo articolo, sono un Inno alla Fisica, alla corretta progettazione dei diffusori, finalizzata anche alla qualità della riproduzione del suono. Considerate demodé già da certa stampa negli anni Ottanta, sarà dimostrato che ancora oggi questi diffusori sono più che attuali; anzi, direi avveniristici. Si trovano, infatti, ancora in produzione.
Immagino sappiate che si parla tanto di avanzamento della tecnologia. Quale tecnologia? Quella, ad esempio, che grazie alla realizzazione di membrane vibranti con materiali esotici, unita ad una maggiore escursione, è possibile realizzare piccoli diffusori in grado di riprodurre adeguatamente la gamma
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bassa ed in generale un grande suono. Sinceramente, solo questi soggetti sanno di cosa stanno parlando.
Perciò, prendiamo il pallottoliere! Sappiamo che qualsiasi sia il materiale utilizzato per la costruzione della membrana, la sua capacità di spostare aria è determinata dalla sua superficie, oltre che dalla sua escursione. 2+2 fa 4, ossia più grande è la membrana, maggiore aria sposta. Occorre tenere conto del fatto che mentre più grande è la membrana più facilmente sposterà aria, la maggiore escursione più facilmente genererà distorsione ed imprecisioni.
Pallottoliere alla mano, quindi, non conviene fidarci tanto della maggiore escursione della membrana. Il fatto della membrana realizzata con materiali esotici? Beh, certo non serve al fine di muovere una maggiore aria, quanto di comportarsi meglio nel corso della vibrazione, generando un suono migliore. Ciò grazie ad un migliore smorzamento, assenza di fenomeni di break-up, maggiore linearità, migliore risposta all'impulso, migliore andamento nel tempo di decadimento, ecc. Quindi, non certo per "avere più bassi".
LA TANNOY
La Tannoy fu fondata nel secondo decennio del secolo scopo per scopi tutt'altro che legati alla riproduzione audio. Nella mente degli appassionati dell'epoca, abituati ed affascinati dall'idea romantica di aziende audio create dai loro progettisti e portanti il loro nome, come ad esempio Saul Marantz (Marantz), Paul W. Klipsch (Klipsch), James B. Lansing (JBL), Mc Intosh, ecc. erano convinti che il fondatore fu un certo Walter Tannoy, laureato in fisica presso l'università d: Cambridge. All'epoca, contrariamente a quanto si afferma oggi in Italia, era diffusa la convinzione che una laurea servisse per svolgere attività che richiedessero particolari competenze tecniche, per cui quel Walter Tannoy sembrava il fondatore.
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