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HI-FIGUIDE TEST | DIFFUSORI ACUSTICI > SISTEMI  PLANARI

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HI-FIGUIDE TEST
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Diffusori Acustici
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Sistemi Planari

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Magneplanar MG 2.6R

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SISTEMI PLANARI

MAGNEPAN MAGNEPLANAR MG 2.6R

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soddisfatto per tanti anni di ascolti, se predilige l'intimismo, l'espressività e l'umanità comunicabili dagli isodinamici, ma potrebbe non accontentarsi, se si aspetta chissà quale impatto fisico, oppure la gamma bassa descritta da qualche planarista entusiasta e poco obiettivo e, perciò, anche pessimo consigliere.

Allo stesso tempo, pur sapendo che i diffusori possono dare grandi soddisfazioni anche quando vengono usati da soli, ho voluto specificare i miglioramenti che realmente si ottengono con il corretto inserimento di uno o due subwoofers attivi.

Tengo particolarmente a rinnovare ai "futuri" planaristi, le raccomandazioni relative all'acquisto delle Magneplanar, attraverso il mercato dell'usato, sempre ricco di rischi legati all'effettivo stato dei componenti in vendita ed alla mancanza della garanzia.

Per il resto, se si evitano i più grossolani (
e diffusi…) errori relativi alle dimensioni dell'ambiente d'ascolto e se non si prediligono esclusivamente generi musicali (come le grandi orchestre sinfoniche) e volumi di ascolto consoni a diffusori ben più "corpulenti", credo che sia quasi superfluo augurare un buon ascolto, in quanto questo arriverà come naturale "premio", in modo direttamente proporzionale al proprio impegno ed alle proprie capacità di messa a punto del sistema ed in maniera inversamente proporzionale alle lamentele, alle scuse ridicole ed alle colpe attribuite ai finali di potenza che non abbiano "almeno 200 Watt" …

Giacomo Pischedda



IMPIANTO  UTILIZZATO PER IL TEST

  • Sorgente digitale: Meccanica digitale: Wadia 2000 WT Transport; Convertitore: Wadia 2000 DAC.
  • Preamplificatore: Beard CA 35.
  • Finale di potenza: Beard P35 mk II.
  • Diffusori acustici: Tannoy Canterbury 15 HE.
  • Cavi audio: Audioquest, Monster Cable, Ixos, Furukawa, MIT.


SOFTWARE UTILIZZATO PER IL TEST
  • Bach, "Goldberg Variations". Sony, 1981. Glenn Gould, pianoforte.
  • Chopin, "Notturni". Emergo Classics, 1974 (data incerta). Sergio Fiorentino, pianoforte.
  • Block, "Schelomo". DG, 1967. Pierre Fournier, violoncello. Berliner Philharmoniker, Alfred Wallenstein.
  • Billie Holiday, "Lady in Satin". Columbia, 1958.
  • Leonard Cohen, " The essential Leonard Cohen". CD Columbia, 2002.
  • Inti-Illimani, "Antologia n° 1, 1973-1978". CD Warner Music, 2000.

In molti dei brani presenti in questa raccolta, deve essere possibile cogliere, con grande facilità ed immediatezza, le differenze di corposità tra i vari strumenti a corda ed a percussione utilizzati, senza che l'odiosa globalizzazione (mini) dimensionale causata dalle mode audiofile, tenda a minimizzare le distanze tra un mandolino ed il guitarron o tra un bonghetto ed il bombo leguero.

Le Magneplanar MG 2.6R se la sono cavata abbastanza bene in tal senso, sia ben chiaro, ma le note più profonde e la conseguente completezza armonica e timbrica degli strumenti riprodotti, possono avere, con l'ausilio dei subwoofers, un miglioramento che proietta queste MG 2.6R in una classe notevolmente superiore a quella di appartenenza, in tutti i parametri di ascolto: quella
HI-END.


11. Conclusioni

Questi splendidi diffusori planari appartengono ad una razza ormai in estinzione denominata "
I MAGNIFICI", ossia i pochissimi sistemi di diffusione del suono, che pur essendo acquistabili a prezzi estremamente convenienti, sono in grado di fornire prestazioni che permettono una riproduzione ad Alta Fedeltà.

Il fatto che spesso abbia fatto dei confronti con il suono che le Magnepan MG 2.6R possono offrire con l'ausilio di due subwoofers attivi di qualità assoluta, ma che hanno un costo sproporzionato rispetto ad esse; oppure il fatto che abbia fatto vari paragoni con dei diffusori appartenenti ad una categoria economica e prestazionale molto superiore, deve essere inteso, sia  come un complimento alle Maggies, sia come un semplice dato di fatto.

Prima di ricollegare i diffusori principali ho ascoltato attentamente i dischi utilizzati per questa prova, con le piccole
Spendor LS3/5A.
Ho riscontrato che nonostante il loro suono sia piacevole (
con i brani meno impegnativi), diventa spesso impossibile riconoscere i dischi, in quanto è difficile ascoltarli ad un volume adeguato e, soprattutto, non è semplice ascoltare una gamma "bassa" che vede il suo "baricentro" spostato verso l'alto, intorno ai 150 Hertz.

In questo caso le ho volute nominare, in relazione alle Maggies, solo perché spesso vengono descritte, insieme a qualche altro mini dotato di conetti da 10-13 cm, come minidiffusori in grado di suonare come se fossero grandi diffusori da pavimento …

Spero che da questa prova siano emersi chiaramente, sia gli indubbi pregi di queste Magneplanar, sia gli oggettivi limiti tecnici, legati soprattutto alle limitate capacità di emissione dei diffusori planari.

Ciò, in modo che chi stia decidendo per un eventuale acquisto, sappia che rimarrà



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