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Con i Model 1, è più semplice notare la natura della tecnica di ripresa microfonica, impiegata per le diverse registrazioni dei dischi. Se, ad esempio, si tratta di una ripresa multi-microfonica (tipo Deutsche Grammophon), i Podium Sound Model 1 restituiscono il posizionamento degli strumentisti con dovizia di particolari, ossia posti l'uno sopra l'altro ed ammucchiati da destra verso sinistra, in uno spazio bidimensionale. Esattamente come è registrato! Se, invece, la registrazione è avvenuta in modo da ricreare l'ambienza del locale in cui è avvenuta la registrazione (tipo Telarc e Reference Recordings), i Model 1 scompaiono dalla scena sonora, ricreando un palcoscenico sonoro ampio e dilatato nelle tre dimensioni. A volte privilegiando la porzione posteriore ai diffusori; altre volte proiettando leggermente il suono in avanti: tutto dipende dalla loro collocazione in ambiente e dal tipo di tecnica di registrazione adottata. È incredibile che ancora oggi nel 2018, esistano audiofili che non hanno compreso affatto questo fondamentale meccanismo e che pretendano la tridimensionalità della scienza sonora dalle registrazioni bi-dimensionali.
Si tratta, quindi, di una prestazione di rara qualità, tipica dei diffusori di primo livello.
Senso del ritmo
Il "senso del ritmo" spesso è il punto debole di certi diffusori planari (ed anche di tantissimi diffusori convenzionali), ma non nel Model 1. Questi sono vivaci e veloci quando lo richiede il brano musicale.
Ad esempio, il brano n. 6 de "Le Quattro Stagioni" di Antonio Vivaldi, nella edizione Divox Antiqua, la sua velocità di esecuzione è semplicemente incredibile ed al limite delle possibilità umane. Infatti, prima della scoperta del Massage Disc© (che migliora ulteriormente la velocità di risposta ai transienti), questo brano veniva anche utilizzato per "rodare" i nostri diffusori, compresi il mio TMD© Reference System. I Podium Sound Model 1 riproducono questo brano in modo apprezzabile, senza perdere una sola battuta, senza strafare e con un ottimo controllo ai transienti, un pelo meglio degli Infinity K100, ma decisamente lontani dalle eccezionali prestazioni del mio The Music Dream© Reference System.
Timbrica degli strumenti musicali
Riconoscibili si sono mostrati tutti gli strumenti solisti: dalla Viola da Gamba nell'edizione Velut Luna, alla Chitarra espressa dalla Opus 3, dal Violoncello di Bach registrato dalla Sony, alle esecuzioni di pianoforte di Boischio. In tutti si nota la notevole trasparenza della gamma media, ricchezza di particolari ed armonici, l'estrema pulizia e coerenza di tutto lo spettro riproducibile.
In certe occasioni, però, si nota che i Model 1 sono pur sempre dei diffusori planari, con tutte le loro particolari caratteristiche. Esiste una leggera carenza del corpo e del calore, che porta in certi casi a smagrire alcuni strumenti musicali. Per esempio, l'estrema sinistra della tastiera del pianoforte, viene prosciugata un po' del suo naturale corpo. È una caratteristica che i planaristi in genere conoscono ed apprezzano, su cui non si soffermano. Con l'ascolto, ad esempio, dell'organo registrato nel CD della Sicut Sol e della Dorian, si nota che i Model 1 sono dei grandi planari! Pur non potendo esprimere il corpo ed il livello di pressione acustica dei grandi sistemi con altoparlanti magnetodinamici, stupisce la quantità di bassissime frequenze che riesce ad emettere. Discretamente presenti sono i 30 Hz nel brano 11 di Bossi del CD "Musica romantica per organo" e quasi percepibili i 16 Hz, fatti che rendono l'ascolto tutto sommato godibile, poiché certe note presenti nella partitura musicale vengono pur sempre restituite.
Di fatto, le prestazioni in gamma bassa sono in ogni caso nettamente superiori a qualsiasi minidiffusore e paragonabili ai diffusori convenzionali da pavimento di medie dimensioni, che però non possono vantare la stessa precisione ed articolazione.
In questa gamma di frequenze, i precedenti diffusori Infinity K 100, equipaggiati di due woofers da 32 cm di diametro per canale, avevano decisamente maggiore presenza ed impatto dinamico. I Model 1, per converso, esprimono un pizzico di migliore trasparenza ed articolazione.
Voci
Le voci sono ineccepibili, trasparenti, ricche di armonici e di sfumature. Stupisce la notevole diversità di timbro rispetto ai precedenti Infinity K 100, dovuto alla differenza nella tecnica costruttiva dell'altoparlante Podium, nonché del costo di acquisto, triplo…
Da Sara K. a Diane Schuur, dalla Krall a Carla Lother, tutte hanno usufruito della notevole iniezione di trasparenza, precisione ed assenza di risonanze, sempre coniugate a grande naturalezza. La grande superficie radiante dei Model 1 contribuisce, inoltre, ad evitare quegli eccessivi prosciugamenti nel corpo delle voci che si notano in alcuni planari ed in tutti i minidiffusori. A mio giudizio, però, non si tratta di voci tremendamente realistiche, ma caratterizzate da un modo di interpretarle, che definirei "sound style Katz" (leggere la prova col Sugden).
Anche le voci presenti nella musica antica, sono restituite in modo credibile. Il "Messiah", nella celeberrima edizione della L'Oiseau Lyre e "Gli Anni Italiani" nella edizione Dorian, entrambe di Handel, sono state le opere che sono state ben restituite dai Model 1. È andato meglio il primo che il secondo CD: ciò in aderenza con la differente qualità delle due registrazioni.
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