|
Tanto per fare un esempio, la superficie radiante complessiva delle due torri dei bassi del mio The Music Dream© Reference System, ciascuna dotata di 6 woofers da 28 cm di diametro, misura 3.040 centimetri quadrati, valore corrispondente a due woofers da 47 cm di diametro. Diversamente dai diffusori planari, l'escursione utile dei woofers è nettamente superiore, generando volumi d'aria maggiori ed una pressione acustica nettamente superiore. Il loro particolare carico acustico di mia ideazione, denominato Baffle Pseudo-Infinito© (B-PI©), consente loro di essere posizionati nei due angoli del locale di ascolto, di scendere così fino a 10 Hz e di avere una pressione acustica di 105 dB/w/m!
L'emissione delle basse frequenze nei diffusori planari, invece, è rapportata alle loro dimensioni: più grande è la superficie radiante, maggiore sarà la capacità di emettere frequenze sempre più basse. Occorre, però, anche tenere in conto l'esistenza del "corto circuito acustico", dovuto all'incontro tra due onde in controfase, alla medesima bassa frequenza. Una opportuna disposizione in ambiente, può contribuire a non fare cancellare completamente determinate frequenze, ma ad attenuarle, consentendo così una loro distinta percezione.
In gamma alta, invece, la soglia dei 20.000 Hz potrebbe essere plausibile, viste le particolari caratteristiche costruttive e di leggerezza del pannello vibrante rettangolare.
La dichiarazione di 95 dB/W/m di sensibilità, sembrerebbe realistica, poiché all'ascolto i Model 1 suonano piuttosto forte, anche con un amplificatore integrato da 30 Watt in Classe A (Sugden Masterclass IA 4), già con la manopola del volume posta nelle vicinanze delle "ore 11" (secondo la lancetta dell'orologio analogico). La presenza dei cinque eccitatori magnetodinamici, unita alla leggerezza della membrana vibrante, contribuirebbero a questa ottima prestazione.
Per quanto riguarda l'esistenza o meno del crossover passivo, per risolvere questo enigma occorre attenerci alla particolare costruzione del trasduttore. Questo è composto da 5 driver (unità motrici magnetodinamiche), che fissate ad un pannello (o membrana) vibrante di grandi dimensioni, lo fanno vibrare generando suoni. Si tratta, quindi, di un singolo altoparlante a larga banda, che ovviamente non abbisogna di alcun crossover. Katz, inoltre, afferma che una o due delle cinque unità motrici, vengono limitate nel loro funzionamento da un crossover, per motivi legati alla natura stessa di questo atipico altoparlante. Ne consegue che qualche unità motrice, vede limitato il suo funzionamento (o azionamento) alla sola gamma medio-alta o alta, visto che lo stesso Katz afferma di fare uso di qualche condensatore.
Infine, Shelley Katz afferma che ogni Model 1 viene accordato a mano, mediante l'inserimento di "ponti sonori", che ne regolano il timbro ed altro. Questa affermazione è veritiera, poiché guardando il pannello in controluce (il che rende l'idea della sua sottigliezza), si intravedono delle "macchie scure" poste sullo stesso, in modo apparentemente irregolare.
Per concludere questa analisi, i Model 1 sono dei diffusori acustici planari, a largabanda, capaci di una elevata sensibilità. Questa in unione ad un andamento stabile dell'impedenza, permette di utilizzare per la loro amplificazione un elevato numero di amplificatori (a stato solido, ibridi, a valvole), perdipiù anche di media-bassa potenza, se il vostro obiettivo non è quello di abbattere le pareti del vostro locale di ascolto, purché di comprovata qualità timbrica.
11. Il posizionamento in ambiente
Un ruolo fondamentale per le migliori prestazioni di tutti i diffusori planari, lo svolge il loro posizionamento in ambiente.
Se la maggior parte dei diffusori acustici vengono collocati nel locale di ascolto, facendo sì che questo incida il meno possibile, magari utilizzando oggetti ed espedienti che mirano a cancellare completamente la sua influenza (impoverendo drasticamente il suono…), coi diffusori planari l'influenza dell'ambiente deve essere considerata una opportunità.
I diffusori Model 1 non sono stati pensati per essere ascoltati senza l'influenza del locale... Ne consegue che occorre ricercare quel posizionamento in ambiente, che esalti le loro peculiarità. Questi, quindi, quando sono stati inseriti nell'ambiente di ascolto di Roberto Rubino (di forma rettangolare e grande circa 30 metri quadrati), sono stati posti esattamente dove in precedenza si trovavano le Infinity K100. E non hanno avuto alcun problema di ambientamento, segno di una loro facilità di collocazione ed ambientamento. Sin da subito, infatti, sono andati bene, richiedendo piccoli aggiustamenti, rispetto alla collocazione iniziale.
12. Condizioni del test
Come nostra consuetudine, prima di procedere alla lettura delle nostre note di ascolto, vi indichiamo le modalità o condizioni con cui è avvenuto questo test. I Podium Sound Model 1 sono stati rodati intensivamente per diversi mesi, con l'ausilio dei CD XLO, Densen DeMagic e di alcuni CD musicali (con la scoperta nel 2012 del Massage Disc©, abbiamo accertato che tale sistema è assolutamente insufficiente e scarsamente efficace: peccato non poter ripetere la prova: n.d.r.).
Per verificare attentamente le sue effettive prestazioni sonore, i Model 1 sono stati testati con diversi amplificatori, ma sempre ascoltati con le medesime sorgenti e cavi audio (tra cui i miei DEP© The Music Dream©).
|
|