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Dei morsetti standard placcati oro, consentono il collegamento con i cavi di potenza, anche privi di connettori.
8. La struttura portante
Katz afferma che la struttura portante è in massello di rovere inglese. Questa è stata realizzata dopo parecchie prove sui prototipi, tenendo conto della sua incidenza sul suono, smorzamento, robustezza, inalterabilità nel tempo e stabilità, quando posto in posizione.
il telaio, quindi, è sufficientemente rigido da risuonare e vibrare in modo costruttivo, ma abbastanza flessibile da flettere a secondo delle necessità, sia per un trasporto sicuro che, più importante, per fornire esattamente il timbro giusto al suono.
9. Una nuova tipologia di trasduttore
L'altoparlante presente in ogni Model 1 è una nuova tipologia ideata (e brevettata, senza però indicarne il numero…) da Shelley Katz.
È composto da cinque unità motrici, dette eccitatori, perfettamente distanziate tra loro e disposte in linea verticale, lungo il centro della struttura portante centrale visibile posteriormente. Queste unità sono dei tradizionali altoparlanti magnetodinamici, privati però del cono, del cappuccio parapolvere e del cestello. Ne consegue che ogni bobina mobile è direttamente collegata ad un basamento rigido, che consente di trasferire il movimento della bobina mobile all'elemento vibrante, il quale induce direttamente nello stesso le onde trasversali.
L'elemento vibrante è composto da un singolo e grande pannello rettangolare. Questo è simile alla tavola armonica di un pianoforte od al corpo di uno strumento a corde come il violino, la chitarra, etc.. Nella scelta del materiale di cui questo si compone, si è perseguito l'obiettivo di ricercare qualcosa che suonasse in modo realistico e pulito. Innanzitutto, per avere una soddisfacente risposta in frequenza, guarda caso, si è optato per un elemento vibrante di grandi dimensioni. Per quanto riguarda il materiale di cui è composto, si è optato per una membrana a nido d'ape, perché possiede caratteristiche difficili da trovare in qualsiasi altro materiale. È, infatti, leggero, relativamente facile da lavorare, estremamente stabile nel tempo e resistente all'umidità.
Katz afferma che esistono una serie di fattori determinati quando si progetta un elemento vibrante. Nell'elemento di sua ideazione, un ruolo fondamentale lo svolge il trattamento del suo bordo. Succede che un pannello vibrante con struttura a nido d'ape, una volta tagliato, la sua stessa struttura è completamente visibile ai bordi e, se lasciata senza rifinitura, contribuirà ad aggiungere rumore a frequenze dispari e, quindi, causare distorsioni indesiderate. Di conseguenza, Katz ha passato moltissimo tempo a lavorare per scegliere il collante perfetto per rifinire il bordo della pannello vibrante, sotto tutti i punti di vista: della qualità del suono, meccanico, leggerezza, durata, stabilità, inalterabilità nel tempo. Il pannello radiante, quindi, è di forma rettangolare, ma con gli angoli arrotondati, poiché empiricamente, è stato scoperto che si comporta meglio. Tutto ciò, rende chiara l'idea della complessità e sottigliezza della progettazione dell'elemento vibrante.
Si tratta, quindi, di una nuova tecnica di costruzione dei trasduttori. Non è un trasduttore planare come lo conosciamo (elettrostatico, isodinamico o a nastro), né tanto meno un trasduttore magnetodinamico a cono o a cupola. Si tratta di una via di mezzo: una grande membrana vibrante, mossa da cinque "eccitatori" magnetodinamici. Questi, tra loro equidistanziati in linea verticale, sono direttamente fissati al pannello vibrante (la membrana vibrante); il loro movimento viene trasmesso allo stesso, il quale genera le onde sonore.
10. La nostra analisi
Il taglio in basso a 30 Hz a -3 dB (20 Hz a -6 dB) dichiarato dal costruttore, è un po' ottimistico. Il Model One è pur sempre un diffusore planare. È noto che, la dimensione minima del pannello (in unione col pavimento…), determina la frequenza di taglio del diffusore. Per un pannello largo 78 centimetri, la frequenza di taglio naturale si troverebbe a circa 130 Hz. Nessuna indicazione, invece, sulla frequenza di risonanza del sistema altoparlante, che ci permetterebbe di determinare con esattezza il suo limite inferiore di riproduzione in gamma bassa.
Ad occhio nudo le dimensioni del pannello vibrante sono un poco inferiori ai 200 x 78 cm. Si tratta di dimensioni imponenti, poiché la superficie radiante utile di ogni pannello, dovrebbe essere di poco inferiore ai 15.000 centimetri quadrati… solo l'emissione anteriore… All'incirca, quindi, una coppia di Model 1 possiede una superficie radiante di 45.000 centimetri quadrati: una enormità! È questa che viene interamente sfruttata per l'emissione delle frequenze sempre più basse. Questi numeri spiegano perché in generale i diffusori planari possiedono una elevata efficienza in rapporto alla loro sensibilità e perché, nonostante la loro emissione a dipolo e la ridotta escursione della membrana vibrante, riescono in certi frangenti a stupire l'ascoltatore nella riproduzione delle frequenze più basse.
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