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HI-FIGUIDE TEST | DIFFUSORI ACUSTICI > SISTEMI IBRIDI

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HI-FIGUIDE TEST
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Diffusori Acustici
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Sistemi Ibridi

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Martin Logan Aerius

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DIFFUSORI IBRIDI

MARTIN LOGAN AERIUS

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Se poi tale valore lo si confronta con il grafico sugli effetti del rumore sulle persone che il nostro direttore ha pubblicato nella recente e splendida prova del finale Aloia ST 13.01i, allora ci si renderà conto che 103 dB sono veramente alti e che nel grafico si trovano addirittura in zona rossa, pericolosa per le persone quando si ascolta in modo costante ed a lungo pressioni acustiche superiori ai 100 dB.

Scarsa estensione verso i bassi profondi

Il
secondo "difetto" è conseguente al primo.
Data la bassa escursione della membrana vibrante e le sue non grandi dimensioni, questa non è in grado di restituire le frequenze molto basse. Meglio così secondo me: un unico trasduttore per la riproduzione di tutte le frequenze è possibile solo in teoria.
Nella pratica le dimensioni ed il peso della membrana vibrante vanno a scapito della trasparenza della gamma media ed alta e viceversa e predeterminano la gamma di funzionamento del trasduttore.

La Martin Logan ha pensato bene nel caso delle Aerius di realizzare un "
diffusore ibrido". Troviamo quindi alla base di questi una cassa acustica in cui lavora un classico woofer da 20 cm in cassa chiusa, incrociato con il pannello elettrostatico a 500 Hertz.

La motivazione che sta alla base della scelta della cassa chiusa quale carico del woofer è molto semplice: bisognava creare delle basse frequenze pulite e veloci, per non "distaccarle" dalla velocità del pannello elettrostatico.

Difatti, i bassi sono estesi e trasparenti come solo questo tipo di carico acustico può permettere. Dopo avere ascoltato una buona "cassa chiusa", qualsiasi reflex, anche il più avanzato, vi sembrerà gonfio e lungo.

Ovviamente c'è chi dice che si sente lo "
scollamento" tra il woofer e la cella elettrostatica (c'è sempre qualcuno che dice qualcosa al mondo).
Ciò solo per riprendere e ripetere la solita leggenda metropolitana, che afferma che un woofer dinamico ed un trasduttore elettrostatico non potranno mai andare d'accordo. Il solito luogo comune che troverà sempre proselitismo anche se all'ascolto non s'udrà alcuno scollamento.

Per ulteriori info, consultate il libro:

"I Diffusori Acustici©".


6. Quale amplificatore?

I diffusori elettrostatici hanno altri due piccoli problemi: una bassa sensibilità ed una bassa impedenza.
In questi parametri le Martin Logan Aerius, essendo ibride, ci vengono incontro. La sensibilità dichiarata è di 89 dB/W/m, mentre l'impedenza è a livelli bassi.
La conseguenza è che l'amplificatore dovrà essere in grado di pilotarle e dovrà avere una potenza minima in rapporto alle dimensioni dell'ambiente di ascolto e, comunque, è preferibile che non abbia una potenza inferiore ai 50 watt RMS per canale.

4. I Martin Logan Aerius

Le Aerius sono dei diffusori da pavimento a viluppo verticale, ibridi dinamico/elettrostatico, a due vie, con incrocio posto a 500 Hz.

Esteticamente sono proprio belli.
Tutti gli ignari visitatori rimarranno affascinati da questi misteriosi oggetti, le guarderanno con un sacco di punti interrogativi sulla testa, andranno a mettere la faccia e le orecchie davanti e dietro alla trasparenza del pannello chiedendosi da dove diavolo esca la musica!

Il crossover passivo è situato all'interno della cabinet del woofer, nella parte posteriore.
La sua costruzione è esemplare. La stessa base contiene anche il trasformatore che alimenta il pannello (
non l'ho detto, ma le elettrostatiche per funzionare devono essere connesse alla rete elettrica a 220 Volt).

I componenti sono di ottima qualità, immersi nel silicone per prevenire le microvibrazioni ed i cablaggi interni sono realizzati con cavi della Monster Cable.

Le connessioni per i cavi di potenza sono dorate ed accettano banane, forcelle o cavo spellato.
Inoltre ci sono due coppie di connettori. In questo modo si possono utilizzare due finali di potenza o cavi di potenza differenti per bassi ed alti come il nostro celebre HI-FIGUIDE© PF ONE©, per alimentare i bassi ed i medio-alti.

Frontalmente, nella parte più bassa, troviamo un led rosso che si illumina quando i diffusori ricevono il segnale musicale. Per prevenire problemi di qualsiasi genere, un circuito elettronico li disattiva dopo una decina di secondi dalla fine della musica. In questo modo non dovremo preoccuparci di togliere alle Aerius la spina dalla presa di rete quando non le ascoltiamo. Ovvio che in caso di temporale è meglio scollegare tutto, ma questo vale per tutte le elettroniche.


5. Caratteristiche degli elettrostatici

Il diffusore elettrostatico è trasparente e ci mette a contatto diretto con la musica. Ma allora è un altoparlante perfetto? Quasi.

Come ogni componente audio, seppure di alta tecnologia, ha dei difetti, intrinseci nel suo stesso progetto.

Scarsa escursione

Il
primo è che il movimento della membrana non può avere una grande escursione, in quanto per funzionare i due statori devono essere molto vicini alla stessa. Di conseguenza, la gamma dinamica ed il livello sonoro massimo riproducibile, non potrà essere paragonato a quello di un diffusore dinamico o a tromba.
Tale difetto è, però, limitato in parte dal fatto che il suono è diffuso in un ambiente domestico e che conseguentemente il livello massimo riproducibile in questo ambiente non potrà essere elevato. Da un lato a causa delle dimensioni dello stesso ambiente; dall'altro a causa della presenza dei vicini di casa, che spesso mal tollerano l'ascolto di suoni roboanti.
La casa dichiara come limite dinamico per le Aerius 103 decibel, che non sono pochi. Per me vanno benissimo ed il baccano che generano mi soddisfa ampiamente. Non so per un rocchettaro.

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