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Diffusori Acustici
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Sistemi Ibridi

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Eminent Technology LFT VIII

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DIFFUSORI IBRIDI

EMINENT TECHNOLOGY LFT VIII

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FOTO
Gli attuali Eminent Technology LFT 8b.
Notare il tweeter posto più in basso rispetto agli LFT VIII e la forma atipica del cabinet del woofer (
foto tratta dal sito web della ET).

Continua da pagina 3


La sincerità è l'arma migliore nella comunicazione con gli altri. Gli LFT VIII, come anche gli MG 2.5R, da questo punto di vista sono sinceri e, ancor più, regalano emozioni infinite quando si utilizzano le migliori registrazioni, specializzate nella ripresa del soundstage tridimensionale.

Chi è, quindi, abituato alla tridimensionalità artificiosa restituita dai diffusori tradizionali, rimarrà piuttosto perplesso, specie se si accorgerà che il punto di ascolto più performante è solo quello centrale. Io, preferisco la sincerità, piuttosto che una illusione effimera.


12. Conclusioni

Gli Eminenti Technology LFT VIII esprimono una così bassa distorsione, da essere un riferimento in questa fascia di prezzo. È anche grazie a questo, che entrano di diritto in quella esclusiva categoria di diffusori acustici che ho denominato "
I Magnifici©".

Sicuramente sono i migliori.
Innanzitutto, per la loro estrema linearità ed ottima estensione della risposta in frequenza.
I midranges LFT, che svolgono quasi interamente il lavoro di riproduzione, possiedono una capacità di trasduzione che mi è sembrata limitata solo dalla qualità di tutto ciò che vi è a monte, soprattutto delle registrazioni.
Il tweeter LFT, pur svolgendo un ruolo "secondario", come può essere quello della riproduzione oltre i 10 kHz, compie egregiamente il proprio lavoro, alla stregua dei migliori tweeter di mia conoscenza.
In gamma bassa, ho sempre sostenuto che i diffusori planari necessitano dell'utilizzo dei subwoofers attivi. Gli LFT VIII, grazie all'utilizzo del woofer dinamico, caricato in cassa chiusa sovrasmorzata, esprimono una controllata estensione della gamma bassa, che i planari di fascia similare (
ed anche oltre) non possono permettersi. 

Per questi motivi, il loro suono è un riuscito mix tra la precisione tecnologica dei trasduttori planari LFT e la sensibilità audiofila, poiché la trasparenza del suono è eccelsa, donando una sonorità ricca di sfumature, al punto tale da fare assaporare la meravigliosa bellezza e la visione convincente del suono reale della musica (
ovviamente, se registrata correttamente).

Gli Eminent Technology non sono diffusori perfetti, ma si avvicinano molto.
Non sono diffusori Plug&Play, perché richiedono cura ed attenzione nella disposizione, sia in ambiente che sul pavimento, e nella messa a punto.
Non suonano così forti e con la stessa forza dei grandi diffusori dinamici; non sono adatti per i rumorofili ed i discotecari; prediligono le buone registrazioni e non gradiscono quelle cattive, anche se le riproducono senza aumentare la loro distorsione.
Inoltre, non devono essere inseriti in grandi ambienti (
max 24 metri quadrati); meglio se di medie-piccole dimensioni ed appositamente dedicate.

Per la maggioranza degli audiofili, invece, saranno un punto di arrivo, molto coinvolgenti e sensuali, capaci di un eccezionale senso del ritmo e privi del senso di "compressione verticale", tipico delle sorgenti puntiformi.
Sono ottimi per coloro che ascoltano a livelli di pressione acustica consoni alla riproduzione domestica; per coloro che ascoltano prevalentemente musica da camera, jazz strumentale e vocale; in generale, i generi musicali con medio-piccoli gruppi. Grazie al fatto di essere ibridi, non disdegnano la musica sinfonica, magari non roboante.

Gli LFT VIII, contrariamente alla corrente opinione, non gradiscono l'alta potenza: privilegiano la qualità sonora. Inoltre, sono un carico facile per qualsiasi amplificatore.
Per esprimersi al meglio vogliono amplificatori dalla qualità sonora eccelsa, ma possono sorprendere positivamente, anche pilotati con amplificatori economici, scadenti, vetusti o commerciali, in attesa della sua sostituzione.
È questo un altro loro vantaggio: utilizzarli con soddisfazioni da subito, senza bisogno di svenarsi per acquistare contemporaneamente "l'amplificatore adatto solo per loro".

Francesco S. Piccione


IMPIANTO UTILIZZATO PER IL TEST

Sorgenti analogiche:

  • Thorens 125, con testina Sumiko Blue Point;
  • Rega Planar 3, braccio Rega RB 300, testina Grado.

Sorgenti digitale
Meccanica di lettura digitale:
  • Mc Cormack Drive.
Convertitore digitale:
  • Counterpoint DA 10.

Amplificazione:
Pre-pre MC:
  • Mark Levinson JC 2 (una rarità).
Preamplificatore:
  • Conrad Johnson PF 2 (a stato solido).
Finali di potenza:
  • Conrad Johnson MF 200 (a stato solido).

Diffusori acustici di riferimento:
  • Magnepan MG 2.5R.


Se abbasso leggermente il livello del volume, si nota chiaramente che le MG 2.5R recuperano molto terreno e dimostrano, che in quella stanza ed in quelle condizioni, devono essere coadiuvate da una coppia di subwoofers attivi. 

Certamente, gli LFT VIII non sono stati ideati per ricreare il suono live della grande orchestra sinfonica, come i Tannoy della Serie Prestige, ma si fanno ben apprezzare, più delle MG 2.5R ed MG 2.7 QR, soprattutto rispetto alle MG 1.6 QR.

Contrabbasso

Questi LFT VIII restituiscono una buona gamma bassa, controllata, precisa e timbricamente ben messa. L'impatto di questa sarebbe sufficiente per moltissimi audiofili ed il basso profondo e ben percepibile. Rispetto ai Magnepan MG 2.5R, hanno maggiore corpo, profondità ed impatto dinamico, quest'ultime però non sfigurano in fatto di microparticolari al di sotto dei 180 Hz.

La cassa chiusa sovrasmorzata consente al woofer a cono di seguire agevolmente certi difficili passaggi, in particolare quelli insistenti nell'area di transizione tra il woofer dinamico ed i midranges planari: sembra che i midranges diano il timbro, mentre che il woofer dia il corpo dello strumento musicale.

Pianoforte

Nel confronto con gli altri diffusori (
tra cui anche un paio di coloratissime AR), gli Eminent Technology LFT VIII sono certamente migliori in gamma bassa, ma soffrono di qualche piccola caratterizzazione in gamma più alta, dove dal punto di vista dell'equilibrio primeggiano le MG 2.5R.

Il proprietario non ha mai seguito i miei canoni relativi al contrasto alle vibrazioni e risonanze, per cui ritengo che con una corretta disposizione sul pavimento, gli LFT VIII sarebbero andati meglio, certamente all'altezza dei Magnepan. Sicuramente, se vi fosse stato il Massage Disc©, questa piccola caratterizzazione, come minimo si sarebbe mitigata. Ormai, è andata così.

In generale, però, il pianoforte, grazie alla presenza del woofer dinamico, è più pianoforte negli LFT VIII, i quali si comportano superbamente sia nella risposta ai transienti, che nella omogeneità dell'insieme sonoro.

Sax, batteria e piatti

Il riferimento è il solito CD Aurora, "Aurora", edito dalla Denon.
Negli appunti leggo: "Ascolto esaltante; sembrano fatti apposta per questo disco".
Brano n. 8 "Round Midnight". Il sax alto, presente nella ampia parte iniziale è fantastico, ricchissimo di sfumature, forse addirittura migliore di quello restituito dalle Magnepan MG 2.5R: certamente una lotta tra due delle migliori e diverse tecnologie dei trasduttori.

Contrariamente agli MG 2.5R, quando attacca il contrabbasso, il bilanciamento timbrico è più favorevole agli LFT VIII, ma le Maggie's sono interamente planari, per cui sotto i 180 Hz forniscono un suono più particolareggiato, che a suo modo lo rende coinvolgente intellettualmente.
Una gatta da pelare, per chi deve scegliere...

Stesse considerazioni anche col brano 5.
In questo, però, occorre notare la lotta tra la tecnologia LFT e quella Ribbon, nella riproduzione dei piatti. Nulla da eccepire sulla velocità di esecuzione, che in entrambi i diffusori è allo Stato dell'Arte.

Voci e dinamica

In questo caso il riferimento è il terribile brano 7 del CD, Diane Schuur & B.B. King, "Heart to Heart", edito dalla GRP Records nel 1994.
Col tempo ho notato che si tratta di un brano ammazza-iimpianti consigliati dalle classiche riviste audio. All'epoca, sapevo che è piuttosto impegnativo, ma non mostruosamente difficile. Infatti, si tende a sminuirlo, affermando che è registrato male. Invece, no! È perfetto, se il sistema HI-FI non produce molta distorsione. Siccome la sorgente principale di distorsione sono i diffusori acustici, ecco perché questo brano è una prova terribile.

Ebbene, gli Eminent Technology LFT VIII sopravanzavano i Magnepan MG 2.5R, in troppe cose.
Complessivamente, gli LFT VIII producono una distorsione quasi nulla, per cui il brano esce fuori liscio liscio in rapporto alla classe di prezzo.
La voce della Schuur è fantastica in entrambi i diffusori, fin quando lei non "urla" tipo "gatta a cui pesti la coda": gli LFT VIII sono migliori, anche perché gli MG 2.5R sono penalizzati (
vedi recensione MG 2.7 QR) dall'ambiente. La voce di B.B. King, infine, ha un bilanciamento timbrico migliore e più naturale negli LFT VIII. 

In ogni caso, gli MG 2.5R si sono difesi egregiamente ed in una stanza più piccola avrebbero certamente espresso prestazioni migliori.

Spazialità e tridimensionalità

Qui ci sono, si fa per dire, le "note dolenti".
Gli Eminent Technology LFT VIII sono diffusori tremendamente precisi.
Ciò vuol dire che restituiscono la registrazione contenuta nei dischi, così per come è stata fatta. Ciò significa che, solitamente, non sentirete quegli spazi tridimensionali artificiosi, ma ciò che offre la tecnica di ripresa della registrazione.

Se la registrazione è realizzata
col proposito di catturare la tridimensionalità della scena sonora, rimarrete a bocca aperta. Ma, come lo è solitamente, la tecnica di ripresa è quella multi-microfonica, allora sarà resa chiaramente. Chiaramente, grazie all'emissione a dipolo, il suono viene diffuso nell'ambiente, travalicando il suo perimetro, ma non si sarà inventata una profondità che non esiste.



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