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Un altro, nella sala d'ascolto del loro concessionario di Milano: la CMS 2000 Srl. Questa propone fra l'altro tutta la gamma di prodotti AUDIOphile: sia le citate ESS che le amplificazioni di produzione propria, Musical Technology, elettroniche di amplificazione in classe A. Vi invito a fare una visita sul loro sito: oltre ad una dettagliata descrizione dell'A.M.T. troverete anche proposte di autocostruzione basate sul medesimo trasformatore.
4. L'AUDIOphile S.a.s.
L'AUDIOphile Sas è una piccola azienda a conduzione famigliare gestita da Egli Marchese. Ciò che caratterizza questa società, oltre alla lunga esperienza nel campo, è la passione innata ed applicata nella musica, radicata da due generazioni. Passione applicata, in quanto fin dai genitori il culto musicale si è tradotto nell'applicazione pratica. Infatti le due famiglie (di Egli e gentile consorte) vantano una lunghissima tradizione di conoscenze applicate sul campo della musica, in particolare classica, in quanto valenti esecutori. Peculiarità, questa, che sicuramente li pone in una condizione di vantaggio per la capacità d'analisi critica, obiettiva, e di raffronto con l'esecuzione dal vivo dell'evento sonoro riprodotto dai sistemi audio.
Il prodotto di punta è rappresentato dalle ESS, oltre le elettroniche di propria produzione con il marchio Musical Technology (amplificazioni in classe A e AB), affiancate da altri diffusori acustici ed elettroniche audio di altre marche.
5. Il software di riferimento
La prova di ascolto si è svolta utilizzando entrambi i supporti.
Software analogico: Ana Caram: Rio After Dark (Chesky Record, vinile 180 g). Charlie Mingus: Mingus Mingus Mingus Mingus (Impulse, vinile 180 g). Software digitale: Mussorgsky: Picture at an exibition (esecuzione Ivo Pogorelich, Deutsche Grammophon). Chopin: piano solo (esecutore Alberto Boischio, Sicut Sol allegato a Fedeltà del Suono 1/99). Gustav Mahler: Sinfonia n. 1, il Titano (esecuzione Filarmonica di Amsterdam, ART Audiophile series, allegato ad Audiophile Sound n. 5).
Una premessa è necessaria per i pochi che non conoscessero non tanto il lato artistico quanto la qualità di incisione dei supporti utilizzati. Si tratta in ogni caso di supporti di elevata, quando non addirittura massima qualità di incisione. Anche il vinile di Mingus è stato scelto appositamente sia per l'età della registrazione, 1963, quindi per valutazione anche tecnica della medesima, sia per un'importante componente di basse frequenze, energiche quanto solo il basso di Mingus sa esprimere, per valutare adeguatamente il comportamento e la velocità di risposta dei woofers ESS. Ho volutamente scelto la massima qualità di software per non rischiare di inquinare i giudizi con registrazioni non al di sopra d'ogni sospetto. Ciò perché i supporti dalla cattiva qualità sonora penalizzano sempre i migliori prodotti HI-FI.
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