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Infinity Reference Standard II

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DIFFUSORI IBRIDI

INFINITY REFERENCE STANDARD II

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FOTO
Le Infinity Reference Standard IIB.

Continua da pagina 4

quadruplicheranno le loro prestazioni! Certo, con le Pro Ac Tablette è perfettamente inutile tutto questo upgrade… ma lo è anche ascoltarle….


LE INFINITY RS IIB

Dalla foto, noterete la identicità tra le RS II e le IIB. Quest'ultime sono la versione successiva, modificate solo nell'impiego dei nuovi midranges isodinamici Infinity EMIM in luogo dei tre a cono da 13 cm, con membrana in polipropilene.


L'ASCOLTO

Questa non è una rubrica destinata ad avere note di ascolto.
Inoltre, contrariamente a tante altre riviste o siti web, le nostre prove di ascolto vengono effettuate solo in redazione, non in negozio o altre parti, né tanto meno senza avere alcun componente audio. Rarissimamente, gli ascolti sono effettuate a casa di Audiofili, ma a certe condizioni.


CONCLUSIONI

Inutile sottolineare il fatto che le Infinity RS II sono casse acustiche eccezionali.
Ancora oggi sono in grado di non avere rivali, specialmente se in futuro il declino dell'alta fedeltà ed in particolare della progettazione dei diffusori acustici, continuerà inarrestabile fino alla scomparsa.

Questi diffusori acustici devono essere confrontati con diffusori che attualmente occupano la fascia di prezzo superiore ai 14.000 euro la coppia. Infatti, non siamo al cospetto di casse acustiche "vintage", ma di un pezzo di storia, dalla tecnica e tecnologia ancora attuale. Un chiaro esempio di come l'amore e l'ingegno dell'uomo riesca a realizzare oggetti senza tempo. Per cui chi ce li ha, se li tenga stretti; chi li ha avuti, sa quando dovrà spendere per avere un qualcosa di similare.

Francesco Piccione

Dal punto di vista della dinamica, le RS II dimostrano di accettare una potenza di picco di ben 400 W, con una pressione indistorta di 110 dB, da 130 Hz fino all'estremo alto. In gamma bassa la pressione acustica priva di distorsione è di 95,5 dB con poco più di 10 W. (singolo diffusore). Quindi, se da un lato sono adatte anche per la riproduzione della dinamica del digitale ad alta risoluzione, come il SACD, il DVD-A ed il Blu Ray, dall'altro è uno spreco amplificarle con finali di potenza superiore ai 100 W su 8 Ohm. Cosa straordinaria, considerato il fatto che si tratta di diffusori realizzati negli anni Ottanta.

La complessità del crossover e l'andamento del modulo dell'impedenza e della fase, consigliano di impiegare amplificatori insensibili o poco a variazioni di fase, poiché il modulo dell'impedenza è costante. Direi di non allarmarsi più di tanto, in quanto le prestazioni tecniche spesso mal si conciliano con il comportamento "dinamico" (ossia, l'utilizzo reale). Tuttavia, l'interfacciamento con gli amplificatori a valvole con trasformatori di uscita settati a 4 Ohm, deve essere verificato, mentre nessun problema se si tratta di finali a stato solido citati nel nostro Standard Minimo. Ad esempio, l'amplificatore integrato da 20 W in Classe A, Musical Fidelity A1, li pilota egregiamente….

Infine, la risposta nel tempo (Time Response).
Questa consiste nell'inviare al diffusore acustico un impulso di potenza di brevissima durata e vedere quanto tempo il diffusore impiega per "fermarsi" ed in che modo ciò avviene. Importanza fondamentale hanno sia gli altoparlanti che la costruzione del mobile.
Gli altoparlanti devono avere membrane vibranti ed una costruzione generale in grado di smorzare velocemente le vibrazioni e risonanze spurie. Il mobile, invece, deve essere privo di spigoli ed avere una struttura meccanica rigida, smorzata e priva di risonanze energiche.
Il grafico in mio possesso rivela un ottimo andamento del tempo di decadimento. Ma si tratta di un diffusore di una certa mole (54 Kg), dotato di molti altoparlanti. Per cui necessita di essere posizionato sul pavimento secondo le nostre regole indicate in "Le Vibrazioni", utilizzando il nostro sistema HI-FIGUIDE The Energy Major. In tal caso, le RS II