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alla situazione odierna), occorreva realizzare dei diffusori piuttosto particolari.
Nacque così sul finire del 1987, l'atipico quanto scultoreo diffusore Apologue, giudicato dalla stessa Goldmund "il più sofisticato diffusore senza compromessi mai progettato per impiego domestico" (… APOLOGUE represents the most sophisticated, no-compromise speaker system ever designed for domestic audio reproduction).
Questa affermazione, conferma ciò che sostengo da anni, ossia l'esistenza della distinzione tra l'impiego domestico e quello professionale.
Successivamente, a questo diffusore, seguì il modello denominato Analogue, anche questo atipico, ma dalle dimensioni più ridotte.
3. Il design degli Apologue
Lo splendido quanto insolito design degli Apologue è opera dell'architetto italiano Claudio Rotta-Loria. Questo fa apparire l'Apologue più come una imponente scultura, che come un diffusore acustico di elevatissimo livello qualitativo ed elevate prestazioni sonore.
Non appena il primo esemplare era stato presentato nel 1988, parecchi musei d'arte contemporanea sparsi nel mondo, ne chiesero un esemplare da esporre. Una delle prime coppie fu esposta al Museum of Modern Art (MOMA), a New York City. Grazie al loro design unico ed alla loro notevole qualità della riproduzione del suono, ne hanno fatto una pietra miliare ed una icona nella storia della Vera Alta Fedeltà, come i B&W Nautilus, gli Infinity IRS V, gli Apogee Diva, il The Music Dream© Reference System V, il Martin Logan CLS e pochi altri sistemi!
Ogni Apologue era stato fabbricato interamente a mano, con una precisione svizzera. La produzione era stata limitata a sole 50 coppie (inizialmente ne erano state previste 300), tutte dotate di targa placcata oro, con inciso il numero di serie e la firma autografa di Rotta-Loria.
4. La progettazione degli Apologue
Il lavoro di progettazione degli Apologue, era iniziato nel 1982 ed è stato completato dopo sei anni. Alla sua progettazione hanno partecipato, ognuno riguardo precisi aspetti tecnici, sia Georges Bernard (progettista del celebre giradischi analogico Goldmund Reference), che ha sviluppato la parte meccanica degli elementi, sia Christian Yvon, della Prologue Laboratory, che si è occupato degli elementi acustici.
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