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Il sistema è anche allineato in fase, sia elettricamente che meccanicamente. Meccanicamente, tramite il suo stesso design che avvicina i centri di emissione dei singoli trasduttori; elettricamente, tramite le celle di crossover, realizzate con ben 700 elementi.
Altri particolari che ne fanno un diffusore da Standard Minimo© (prescindendo dal costo), sono la suddivisione dello spettro riproducibile in tre vie e la sensibilità poco inferiore ai 100 dB.
L'unico neo che si può trovare, in rapporto al suo costo di acquisto, è l'efficienza complessiva. Questa non andrebbe oltre l'1,5%, dovuto al fatto di impiegare pochi altoparlanti, per di più (ed hanno fatto bene) non caricati a tromba. Al loro costo di acquisto, la storia ha consegnato diffusori acustici decisamente più efficienti, a tutto vantaggio della risoluzione e trasparenza.
In ogni caso, gli Apologue della Goldmund, a dispetto delle mode, sono destinati a rimanere ancora per lunghissimo tempo dei riferimenti, sia per il progetto, assolutamente intramontabile, sia per i materiali usati e le lavorazioni.
Francesco S. Piccione
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