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Diffusori Acustici
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Sistemi Atipici

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Goldmund Apologue

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DIFFUSORI ATIPICI

GOLDMUND APOLOGUE

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dimensioni, dove probabilmente saranno allocati. Inoltre, possono essere bi-amplificati, situazione non molto diffusa all'epoca della loro comparsa.

Infine, la Goldmund aveva appositamente realizzato un amplificatore monofonico da 100 W, denominato Goldcube, da inserire in uno specifico alloggiamento alla base di ciascun Apologue. Lo scopo è quello di evitare l'utilizzo di cavi di potenza piuttosto lunghi, che è noto essere, tra i vari collegamenti elettrici, il maggior punto debole in un sistema audio.


7. La nostra analisi

Che si tratti di un progetto particolarmente evoluto è evidente.
Pochi sono al corrente, ad esempio, che l'eccezionalità del progetto, risiede soprattutto nella configurazione (
carico acustico) dei cabinet, denominato "Pseudo-infinite Baffle".

Non vi dice nulla questa denominazione?
Forse chiamandola "Baffle Pseudo-Infinito" (B-PI©), vi salterà in mente il carico acustico delle torri dei bassi del The Music Dream© Reference System V, anche se il mio è stato attuato diversamente rispetto agli Apologue.

Sinteticamente, i mobili degli Apologue sono aperti posteriormente, lasciando così "filtrare" il suono emesso posteriormente dal midrange e woofers.
Non conoscendo minuziosamente le caratteristiche di questo progetto, posso descriverlo come l'ho attuato nell'altro mio sistema: l'Extreme Force One. In pratica il cabinet è costruito privo della parete posteriore: è, quindi, aperto posteriormente.

Nei diffusori planari, l'emissione posteriore è lasciata libera di espandersi nell'ambiente. In questa configurazione, invece, l'emissione posteriore del trasduttore non è lasciata completamente libera, bensì fortemente ostacolata tramite dei filtri acustici, in grado di attenuare notevolmente il livello energetico dell'emissione posteriore.

In questo modo, l'altoparlante continua a lavorare in aria libera, con tutti i vantaggi in termini di smorzamento, controllo, velocità, trasparenza e risoluzione, ma con una emissione posteriore fortemente attenuata rispetto a quella anteriore. La maggiore attenuazione, fa sì che quando il suono posteriore, espandendosi nell'ambiente domestico, incontra quello emesso anteriormente, la sua "potenza acustica" è talmente bassa da non favorire la completa cancellazione, quando si incontrano in controfase, né rafforzarsi troppo quando si incontrano in fase.

Tale fatto, riduce di poco il valore di sensibilità complessiva dei diffusori acustici, nei punti critici, senza intaccarne le sue qualità tecniche/sonore. È questo un modo completamente diverso di concepire l'emissione a dipolo.

Tralasciando altri fattori, questa forma di emissione, unita al fatto che si utilizzano trasduttori di notevole livello qualitativo, "costringono" gli Apologue a funzionare in ambito domestico e non in quello professionale.

5. La tecnica costruttiva degli Apologue

La strategia di Goldmund è che il peso e la massa sono in grado di contrastare tutte le vibrazioni e le risonanze parassite.
Ogni Apologue, quindi e composto da cinque cabine di legno placcati nero, ciascuno dotati di un altoparlante. Questi cabinet sono mantenuti nella posizione visibile nella foto, da un iper pesante telaio metallico di supporto, realizzato in modo da ottenere una "messa a terra meccanica" (
Mechanical Grounding), principio molto caro alla casa svizzera. Infatti, analizzando attentamente il diffusore (vedere foto), si nota che gli elementi superiori poggiano su quello immediatamente inferiore, tramite un punto metallico, che in unione con la struttura portante, contribuisce alla messa a terra verso il pavimento.

Inoltre, questo particolare design consente a realizzare un sistema acustico "allineato nel tempo". Ciò avviene mediante l'allineamento fisico dei centri di emissione di tutti i trasduttori, come si evince dalla disposizione dei singoli cabinet. In questo modo viene realizzata la messa in fase meccanica, con un raro esempio di connubio tra design e tecnica. Difficilmente oggigiorno si vedono diffusori acustici, prescindendo dal costo, che tengano conto di questo importante aspetto tecnico.

Infine, la separazione fisica tra i 5 cabine, contribuisce ad evitare la nociva propagazione delle vibrazioni generate dagli stessi altoparlanti, che in assenza di questo sistema contribuirebbe a generare ulteriore distorsione, specialmente agli alti livelli di pressione acustica, che inficerebbe la qualità sonora.

Ogni cabinet degli Apologue è equipaggiato con un trasduttore ultraveloce, oltre di due reti passive di filtro, molto complesse, che si preoccupano anche dell'allineamento elettrico in fase dei trasduttori, con un totale di ben 700 elementi.
Gli Apologue, quindi, sono completamente corretti in fase, sia meccanicamente (
come descritto precedentemente), che elettricamente. 

L'Apologue, nonostante sia composto da 5 cabinet, ognuno con un trasduttore, è un 3 vie passivo, poiché (
come visibile in foto) due coppie di cabinet hanno le stesse dimensioni (ad esempio i primi due in basso) e medesimi altoparlanti.

Gli altoparlanti, di cui non si hanno notizie precise, se non il fatto che sono stati realizzati su specifiche Goldmund, sono del tipo ad alta velocità e di elevatissimo livello qualitativo. Si tratta di trasduttori magnetodinamici di elevata sensibilità, tanto che il sistema possiede una sensibilità dichiarata di circa 100 dB, valore ottenuto non con trasduttori in configurazione multipla o caricati a tromba. Infatti, ogni Apologue dovrebbe essere equipaggiato da due woofers da circa 30 cm, da un midrange da circa 18 cm e da due tweeters.


6. L'amplificazione Goldcube

Grazie a queste caratteristiche di sensibilità, la casa svizzera sostiene che è possibile amplificare questi diffusori con amplificatori di bassa potenza. Consiglia, però, una potenza minima di 100 W per canale, sufficiente per amplificare la grande varietà di ambienti domestici di grandi

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